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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Perché si torna a parlare di patrimoniale

Alcuni la vedono come una rapida soluzione per abbattere il debito pubblico, ma per il ministro Tria ''crea allarme solo a parlarne''. Ecco cos'è la tassa sul patrimonio e quali potrebbero essere i suoi effetti

La parola 'patrimoniale' è una di quelle che in un Paese come l'Italia, caratterizzato da una diffusa proprietà immobiliare e da una robusta propensione al risparmio, incute molti timori e viene vista come un incubo. Nonostante questo negli ultimi giorni si è tornato a parlare di questa tassa nell'ambito di una ipotetica manovra correttiva del Governo. Un eventuale ritorno di una imposta calcolata sul patrimonio, e non sul reddito, era stata tirata in ballo come una delle possibili soluzioni per abbattere il debito pubblico ma, almeno per il momento, questa sembra una strada che non verrà 'battuta' dall'esecutivo.

Tria: "Non c'è rischio di patrimoniale"

Ad allontanare l'ipotesi patrimoniale ci ha pensato il ministro dell'Economia Giovanni Tria che ne ha parlato durante la trasmissione 'In ½ ora in più', in onda su Rai Tre: "Non c'è alcun rischio di patrimoniale e sono contrario concettualmente perché colpirebbe al cuore i risparmi degli italiani e avrebbe un impatto distruttivo sulla crescita. Solo parlarne crea una tale incertezza che crea un danno forte all'economia. Parlare di questo significa creare allarme". 

Confedilizia: "Su patrimoniale Imu-Tasi nessuno interviene"

In risposta alle parole di Tria è arrivata la 'stoccata' di Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, che su Twitter ha scritto: "Il ministro Tria dice che la patrimoniale fa danni solo a parlarne, essendo un'imposta che ha effetti distruttivi sui consumi e sulla crescita. È esattamente ciò che sta accadendo da otto anni a causa della patrimoniale immobiliare Imu-Tasi. Ma nessuno interviene". 

Cos'è la tassa patrimoniale

Ma perché la tassa patrimoniale incute così tanto terrore? Per capirlo bisogna capire bene di cosa si tratta. Per patrimoniale si intende una tassa calcolata non sul reddito, ma sul patrimonio del contribuente. In Italia, nel 1992, il governo Amato si trovò costretto ad attuare un prelievo forzoso del sei per mille dai conti bancari per evitare il crack finanziario. Una sorta di patrimoniale è anche l'Ici, abolita sulle prime case e adesso in vigore soltanto per le seconde. Va considerata allo stesso livello di una patrimoniale anche la tassa di successione, abolita dal governo Berlusconi e reintrodotta da Prodi. Poi ci sono anche le tassazioni sulle rendite finanziarie al 12,5%, anche se tecnicamente non si tratta di una patrimoniale ma piuttosto una imposta sulla creazione di ricchezza. Nel resto d'Europa la tassa patrimoniale viene applicata soltanto in Svezia e Norvegia, mentre negli Stati Uniti non esiste nulla di simile, anche se le tasse di successione e sugli immobili sono delle vere e proprie stangate. 

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Perché si è tornato a parlare di patrimoniale?

Il premier Conte e il ministro Tria hanno escluso questa possibilità, ma alcuni politici ed economisti l'hanno invocata come soluzione per abbattere rapidamente il debito italiano o come unica strada per ridurre le tasse su chi lavora e fa impresa. Ma come? Ad esempio Luigi Abete, presidente di Assonime (l’Associazione delle società per azioni), ha proposto una tassazione allo 0,1% su tutti i patrimoni che, stando alle stime di Bankitalia per cui la ricchezza complessiva è pari a 9mila miliardi di euro, porterebbe nelle casse dello Stato circa 9 miliardi di euro. Diversa la proposta di Giuliano Amato che ha avanzato l'idea di una tassa di circa 30mila euro per il terzo di italiani più ricchi. 

Tassa patrimoniale: vantaggi e svantaggi

Ma quali sarebbero gli eventuali pro e contro di una tassa patrimoniale? Un effettivo vantaggio ci sarebbe soltanto se l'introduzione della patrimoniale avvenisse di pari passo con un taglio delle imposte per lavoro e imprese. Questo potrebbe influire in maniera benevola come stimolo agli investimenti, che di conseguenza potrebbero provocare una crescita economica. E gli svantaggi? Ad  essere colpiti sarebbero soprattutto i ceti medio-alti più dei ricchi, escludendo dalla tassa coloro che possono costituire società all'estero o in paradisi fiscali. Proprio per questo motivo una patrimoniale potrebbe invogliare i contribuenti ad accumulare ricchezze fuori dai confini italiani, con una conseguente diminuzione degli investimenti.

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