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Mercoledì, 24 Aprile 2024
ECONOMIA

Tasse, il lunedì nero degli italiani

L'Imu sulle seconde case, sui negozi e sui terreni agricoli. La Tasi sulle abitazioni residenziali. Ires, Irpef, Irap e Iva per le aziende. E' il giorno del maxi ingorgo fiscale. E delle sigle incomprensibili

ROMA - Messe in fila, con buona probabilità, occuperebbero un bel tratto dell'eterna Salerno-Reggio Calabria. Tante, tantissime, e una dietro l'altra. Una insieme all'altra. E' il giorno del maxi ingorgo fiscale che, senza dubbio, peggiorerà il rapporto - storicamente molto difficile - tra gli italiani e il Fisco. Dopo il week end e, perché no, la sbornia mondiale, gli italiani si trovano infatti a fare i conti con un lunedì che più nero sarebbe stato difficile. I contribuenti dovranno versare - centesimo più, centesimo meno - la bellezza di cinquantaquattro miliardi e mezzo nelle casse dello Stato. 

La lista delle cose da pagare è lunga e variegata.  La prima rata della nuova Tasi sulle abitazione residenziali e sugli immobili, almeno per i Comuni che hanno deliberato le aliquote entro maggio. L'Imu sulle seconde e terze case, sui negozi, sui capannoni e sui terreni agricoli non coltivati. Quindi, le batoste per le imprese che oggi dovranno mettersi in fila alle Poste e compilare decine di bollettini: Irpef, addizionali Irpef, Ires, Irap, Iva e tutta una serie di altre imposte minori. Tanto che, per non perderne neanche una, sul proprio sito il Ministero dell'Economia e della Finanza ha "abusato" di sessantuno pagine. 

Sessantuno pagine che, ha calcolato la Cgia di Mestre, fanno più di cinquantaquattro miliardi per i contribuenti. I "tar-tassati" sono tutti, senza favoritismi di sorta. La Tasi tocca a proprietari e inquilini: l'affittuario - su decisione del Comune - versa tra il 10 e il 30%. La vecchia Imu non va pagata sulle abitazioni principali, se non di pregio, e le loro pertinenze, ma l’esenzione vale una volta sola per ciascun tipo di pertinenza. Chi invece non avrà nostalgia dell'imposta municipale unica saranno i proprietari di seconde case, immobili sfitti, uffici, negozi, laboratori e terreni agricoli anche nn coltivati. 

Sul podio dei più tassati c'è spazio per tutti: l’imposta più onerosa sarà l’Ires - balzello sui redditi delle società di capitali - con un gettito che gli artigiani di Mestre hanno previsto di quasi quindici miliardi. Quindi, medaglia d'argento Imu e Tasi con quasi undici miliardi e terza l’Irpef, con i datori di lavoro che verseranno dieci miliardi di euro. 

"A seguito del perdurare della stretta creditizia - ha commentato amaro il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi - non sono pochi i piccoli imprenditori che hanno trascorso queste ultime notti in bianco con il pensiero di come fare per recuperare le risorse per onorare questo vero e proprio ingorgo fiscale. Nel nostro Paese, purtroppo, oltre al carico fiscale che ha raggiunto un livello ormai insopportabile c'è anche la difficoltà nel definire con esattezza gli importi da pagare. Si pensi che per espletare il pagamento delle tasse, in Italia sono necessarie 269 ore all'anno, pari a trentatré giorni lavorativi". Il tempo è denaro. Le tasse pure. 

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