Imposte e tasse: cosa ci toccherà pagare entro fine settembre
I contribuenti alla prova dei versamenti tra nuove e vecchie scadenze
Questo mese i contribuenti sono chiamati ad un vero e proprio turbinio di scadenze tributarie e fiscali. Diventano esigibili, infatti, oltre quelle in tradizionale scadenza, anche tutte le imposte sospese per l’emergenza da Covid-19. Dal punto di vista dei pagamenti, la data più calda è sicuramente il 16 settembre prossimo, quando dovranno essere pagate:
- IVA
- ritenute su redditi di lavoro dipendente e assimilati
- addizionali IRPEF regionali e comunali
- contributi assistenziali e previdenziali
- Inail
Controlli e liquidazioni
Dal 16 settembre tornano esigibili anche gli importi, il cui pagamento scadeva tra il 9 marzo e il 31 maggio scorsi, scaturenti da:
- controllo formale dei dichiarativi
- controllo automatizzato dei dichiarativi
- avvisi di liquidazione per omesso, carente o tardivo versamento per registro, successioni e donazioni, etc.
- avvisi liquidazione per attribuzione di diversa rendita
- atti di recupero
- accertamenti con adesione
- accordi conciliativi
- mediazioni
L’Agenzia delle Entrate, con apposita circolare, ha già chiarito che la proroga riguardava anche i pagamenti rateizzati scadenti nel medesimo periodo 08.03-31.05.2020 con il mantenimento del beneficio della riduzione delle sanzioni.
Rateazioni e saldi
Il Decreto Agosto consente ai contribuenti di rateizzare le somme dovute in scadenza il prossimo 16 settembre. In particolare:
- entro il 16 settembre dovrà essere versato – in unica soluzione o mediante 4 rate mensili – il 50% degli importi dovuti,
- iniziando dal 16 gennaio 2021 - in massimo 24 rate a cadenza mensile - dovrà essere saldato il restante 50% .
Non solo pagamenti
Per tutti gli atti impugnabili da cui scaturivano versamenti in scadenza tra il 9 marzo e il 31 maggio 2020, infine, il prossimo 16 settembre 2020 costituisce il termine ultimo per attivare giudizio tributario mediante notifica del ricorso.