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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Il ministro Toninelli smonta le grandi opere: "Ridiscutiamo integralmente la Tav"

"Riporto quanto sottoscritto nel contratto di Governo" spiega il neo ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli nel question time sulle "grandi opere". Poi annuncia verifiche in corso sulla realizzazione della Torino-Lione e del Terzo Valico

''Su Tav e infrastrutture Danilo Toninelli conferma la linea oscurantista del governo gialloverde. Tutto da ridiscutere, tutto da riesaminare". Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati commenta così dopo il question time in Parlamento dove è intervenuto il neo ministro delle infrastrutture.

Sempre Forza Italia, per bocca della capogruppo a Palazzo Madama, Anna Maria Bernini, attacca Toninelli accusandolo di aver fornito dati superati e in qualche caso sbagliati sulla Tav Torino-Lione, sul Terzo valico e in genere sulle grandi opere. "Ci aspettiamo che i colleghi della Lega facciano valere all'interno del governo le buone ragioni dello sviluppo e della crescita, nell'interesse dell'Italia e degli italiani".

Tav, cosa ha detto Toninelli

"Con riguardo alla linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia". Questa l'indicazione che giunge dal ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli

"Riporto quanto sottoscritto nel contratto di Governo. Sulla realizzazione della Torino-Lione e del Terzo Valico, le verifiche sono in corso e nelle prossime settimane potremo dare i primi responsi".

Ciò che è notorio - ha sottolineato Toninelli - è che su questa direttrice non si sia verificato il previsto incremento dei traffici di merci che era il presupposto fondamentale dell'opera, come ha recentemente confermato anche il Commissario di Governo". Quanto al Terzo Valico dei Giovi "ribadisco la linea già espressa: servono ulteriori valutazioni costi-benefici e deve essere chiaro che le opere devono essere condivise con le istituzioni locali e con i cittadini, dando ampio risalto alla trasparenza; i cittadini devono sentirsi tutelati dall'azione del Governo".

Tav, il documento del Governo: "Previsioni errate"

"Sul tema della realizzazione delle grandi opere - ha ricordato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti - ho avuto modo di esprimermi più volte in questi primi giorni del mio mandato. Ritengo infatti che la corretta definizione dei criteri di investimento in materia di infrastrutture costituisca un passaggio centrale nelle politiche di rilancio del sistema Paese. L'Italia per la sua collocazione geografica al centro del Mediterraneo rappresenta la naturale cerniera di collegamento per i traffici commerciali, in particolare dal quadrante sudorientale. Senza un'adeguata rete di trasporto non potremmo mai vedere riconosciuto il nostro naturale ruolo di leader di riferimento della logistica in Europa e nel Mediterraneo".

Grandi opere, l'Italia rischia di perdere i fondi Ue

"I miei uffici - ha riferito ancora Toninelli - sono già al lavoro sui singoli dossier per un'attenta analisi dei costi-benefici e per la valutazione della sostenibilità effettiva dal punto di vista economico, ambientale e sociale: occorre infatti ripensare agli orientamenti in termini di spese e risorse, così come di utilità per i cittadini e imprese, dando maggiore ascolto ai loro bisogni e alle esigenze del territorio e non incentrando le priorità sull'interesse esclusivo di chi realizzerà le opere".

"In buona sostanza, il mio obiettivo è quello di riesaminare in tempi brevi le diverse grandi opere per individuare quelle necessarie e buone per i cittadini, che dovranno quindi essere concluse, a partire ovviamente da quelle già iniziate. Per quelle, invece, non a vantaggio della popolazione dovremo, in un secondo momento, analizzare e valutare nel dettaglio come agire. Un processo del tutto analogo a quanto già svolto in altri paesi europei, come ad esempio in Francia".

Chiamparino: "Più aspettiamo più perdiamo il treno"

"Mi permetto però di ricordare - spiega il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino - che proprio nella relazione del Commissario di Governo era scritto, nero su bianco, che la riduzione del traffico merci sulla direttrice Torino-Lyon è dovuta sia al fatto che nell'attuale tunnel passano solo treni che, per lunghezza e dimensione, sono sempre più marginali nel trasporto merci, sia alla rilevante questione di sicurezza che riguarda l'attuale tunnel".

"È evidente, quindi, che più si aspetta a realizzare il nuovo passaggio di base più diminuiranno le merci e le persone, fino a quando si chiuderà completamente il traffico su rotaia verso la Francia, in favore di quello ben più inquinante e pericoloso su gomma, che correrà in Piemonte e in Liguria lungo le autostrade".

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