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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia Torino

"Tav leggera? È un imbroglio": alta tensione nel Movimento 5 stelle

Il senatore pentastellato Alberto Airola, da sempre contrario all'alta velocità Torino-Lione: "Non tradirò i No Tav". L’ipotesi 'Tav leggera' spacca il M5s. L’Italia e la Francia devono chiarire entro il prossimo 5 luglio se e come intendono portare avanti il progetto

L'alta velocità è un dossier ancora aperto. "Ipotesi Tav 'leggera'? Sono contrario, sarebbe un modo ancora più vigliacco di imbrogliare i valligiani. A iniziare dal fatto che il progetto è campato in aria, tanto è vero che i km da bucare non sono 15 ma 30. Io ribadisco che c'è una analisi così-benefici, un contratto che dice che se non conviene, non si fa". Sono le parole che il senatore M5S Alberto Airola, da sempre contrario all'alta velocità Torino-Lione, affida all'agenzia Adnkronos.

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"Per quanto mi riguarda possono proporre anche questa soluzione, ma io e la valle No Tav la rifiutiamo in toto. Non tradirò i No Tav", rimarca Airola, sottolineando che "se non c'è l'intero finanziamento l'opera non può partire". "Ma - aggiunge - c'è ancora più di una via d'uscita. Di fatto mi fido più di Conte che di Toninelli e soci". "La valle non si tocca e cercherò di far correggere anche il dl sicurezza bis che influisce anche sul controllo dei cantieri considerati strategici", conclude il senatore grillino.

L’Italia e la Francia devono chiarire entro il 5 luglio se intendono portare avanti il progetto Tav, e come, altrimenti rischiano di perdere i fondi ancora a disposizione e dovranno restituire alla Ue i 120 milioni già ricevuti. 

Che cos'è il progetto della "Tav leggera"

L’ipotesi "Tav leggera" è quella a cui ha lavorato il sindaco di Venaus, Nilo Durbiano, ed è già stata posta all'attenzione di Palazzo Chigi in primavera. In pratica consiste nel rifare il traforo ferroviario del Frejus, con una nuova galleria di 15 chilometri (30 secondo Airola, ndr) ,invece che il maxi-tunnel da 57 chilometri e mezzo, come previsto dal progetto attuale. Il progetto permetterebbe inoltre di aumentare il volume del traffico: si arriverebbe a 23 milioni di tonnellate di merci l’anno, un aumento di ben 20 tonnellate sulla cifra attuale.

Di fatto il progetto si basa sull'idea di togliere uno dei due binari dall’attuale tunnel del Frejus per renderlo a senso unico e metterlo in sicurezza, scavandone un altro parallelo, da Oulx a Modane, per l’altro senso di marcia. Altro punto: trasferire la prevista stazione internazionale da Susa a Bardonecchia, per potenziare lo sviluppo dell’alta valle.

Il M5s torinese ha intenzione di rivolgersi direttamente al governo ribadendo il no all’opera. A livello locale, rischia grosso la maggioranza della sindaca di Torino Chiara Appendino in caso di sì alla Tav. La "Tav leggera" ha però spaccato i pentastellati. "Non è tutto bianco o nero. E ci sono anche sindaci No Tav della Val Susa che stanno lavorando a un progetto di compromesso" ha dichiarato, con toni tutt'altro che drastici, in un’intervista a Repubblica, la sottosegretaria M5s all’Economia Laura Castelli. Mancano pochi giorni, e sapremo che ne sarà della Torino-Lione.

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