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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Telefonia, entro il 31 dicembre rimborsi per fatturazione a 28 giorni

L'agcom ha stabilito che Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno restituire in bolletta entro il 31 dicembre gli importi richiesti illegittimamente agli utenti di telefonia fissa

Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dovranno restituire in bolletta entro il 31 dicembre gli importi richiesti illegittimamente agli utenti di telefonia fissa con la fatturazione a 28 giorni. Lo ha deciso il Consiglio dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

L'Autorità, che aveva diffidato gli operatori a far venir meno gli effetti dell'illegittima anticipazione della decorrenza delle fatture emesse successivamente alla data del 23 giugno 2017, ha individuato il nuovo termine entro cui gli operatori dovranno ottemperare a quanto richiesto nei citati provvedimenti di diffida.

Rimborsi fatture 28 giorni, gli importi

Il calcolo dell'importo da rimborsare dovrà riguardare il periodo compreso tra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione mensile.

Entro il 31 dicembre 2018, quindi, gli operatori dovranno adempiere alle diffide dell'Autorità attraverso la posticipazione della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi (eventualmente spalmati su più fatture).

Che cosa fare se si è cambiato gestore telefonico

Per gli utenti che nel frattempo abbiano cambiato operatore, adeguate modalità di ristoro saranno definite all'esito dei contenziosi ancora pendenti dinanzi al Tar Lazio, la cui discussione di merito è prevista nel prossimo mese di novembre. Il provvedimento adottato dall'Autorità intende salvaguardare in tempi rapidi i diritti di tutti gli utenti coinvolti dagli aumenti tariffari imposti dagli operatori.

Fatturazione 28 giorni, come chiedere il rimborso

Ad oggi, la fatturazione è ritornata mensile (c'è voluta addirittura una legge...) e la restituzione delle maggiorazioni dovrà avvenire o posticipando la fatturazione delle singole bollette per un numero di giorni corrispondenti a quelli erosi (anche in più “rate”) oppure proponendo ai singoli clienti “soluzioni di compensazione alternative, satisfattive del diritto di ristoro”.

Come specifica Emmanuela Bertucci, legale consulente dell'associazione dei consumatori Aduc, il gestore può proporre anziché la restituzione dei giorni di servizio telefonico e dati qualche servizio alternativo (la segreteria telefonica gratis ad esempio o uno sconto su un servizio).

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