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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Terremoto, ricostruzione con il 95% dei fondi Ue e 5% nazionali

Gli Stati dell’Unione europea e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo sull’utilizzo dei fondi europei per le opere di ricostruzione post-disastri naturali

Il Parlamento europeo e gli Stati membri hanno trovato l'accordo: i fondi Ue verranno usati al 95% per le opere di ricostruzione post-disastri naturali, come terremoti e alluvioni. Il risultato non è altro che il compromesso tra il 100% e la soglia al 90% proposta dalla Germania e appoggiata da Regno Unito, Olanda, Svezia, Austria, Finlandia e Danimarca. In sostanza, l'Ue finanziera la ricostruzione per il 95%, mentre il restante 5% spetterà allo Stato in questione. 

Nel mese di novembre la commissaria alla politica regionale Corina Cretu aveva avanzato la proposta di cambiare il regolamento del Fesr, che avrebbe consentito agli Stati di utilizzare il fondo senza il cofinanziamento nazionale per i Paesi colpiti da catastrofi naturali, ma questa idea non aveva convinto gli stati europei, che quindi avevano concordato una quota obbligatoria nazionale del 10%, adesso dimezzata definitivamente. 

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