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Sabato, 20 Aprile 2024
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La stretta sui contanti dal 1° gennaio 2022

Tra 40 giorni circa il limite all'uso del contante scende dagli attuali duemila a mille euro. Il meccanismo è un’eredità del governo Pd-M5s che riporta ai tempi dell’esecutivo di Mario Monti. Fratelli d'Italia chiede una proroga al 2023: non è detta l'ultima parola

Banconote addio, o quasi. Dal 1° gennaio 2022, tra 40 giorni circa, il tetto all'uso del contante scende dagli attuali duemila a mille euro. Il meccanismo è un’eredità del governo Pd-M5s che riporta ai tempi dell’esecutivo di Mario Monti. L'obiettivo dieci anni del limiti a 1000 euro era quello dragare risorse al vasto mondo dell'evasione e frenare lo spread. La riduzione del limite massimo nei pagamenti in contanti ha un impatto diretto sull'economia sommersa, consentendo quindi maggior regolarità e maggiori introiti per lo Stato.

Tetto uso contanti: il limite per il 2022

La modifica era già prevista da tempo, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge numero 157 del 2019. Recentemente, è stata confermata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Quindi, è stato ufficializzato che per i contanti cambia la soglia dei pagamenti portandola da 1.999,99 euro a 999,99. La precisione è importante perché può costare una sanzione: pagare 999,99 euro in contanti dal primo giorno del 2022 è lecito, pagare 1.000 euro, cioè un centesimo in più, no.

La nuova soglia dei contanti a 999,99 euro viene applicata per qualsiasi tipo di pagamento, cioè di passaggio di denaro tra persone fisiche o giuridiche. Questo significa che non solo l’acquisto di un bene o la prestazione di un professionista ma anche una donazione o un prestito a un figlio per una cifra di almeno 1.000 euro dovrà essere giustificato ed effettuato con un tipo di pagamento tracciabile, come un bonifico. Tuttavia, nulla cambia per quanto riguarda prelievi e versamenti in banca, poiché non si tratta di trasferimenti di denaro tra due soggetti diversi ma di movimenti che interessano una sola persona. Per capirci, sarà perfettamente lecito andare in banca a ritirare 1.500 euro. Quello che non verrà consentito è di utilizzarli tutti insieme per fare un solo pagamento. Potranno essere tenuti in casa per essere spesi un po’ alla volta entro la soglia stabilita.

Lo stesso vale per i versamenti. Poniamo il caso di chi ha ricevuto in contanti per la propria attività 500 euro, poi 400 euro e poi ancora 600 euro. In totale, 1.500 euro che possono essere versati insieme sul proprio conto corrente. Non viola le regole sull’uso dei contanti nemmeno fare 'un po’ e un po’', cioè fare un pagamento di almeno 1.000 euro utilizzando sia il cash sia uno strumento tracciabile. Ad esempio, per pagare un servizio che costa 1.800 euro è permesso consegnare al professionista 900 euro in contanti e 900 euro con un assegno, con la carta di credito o con un bonifico. L’importante è che la somma in contanti resti sempre al di sotto del limite di 999,99 euro.

Cosa pensano maggioranza e opposizione

Il tetto anni fa era stato riportato a 3mila dal governo Renzi per rilanciare i consumi (un recente studio di Bankitalia attribuisce a quella scelta un incremento di 0,5 punti dell’economia non osservata) e di nuovo sceso a 2mila, due estati fa.

Nelle prossime settimane non dovrebbero essserci scossoni. Al Mef - scrive oggi Repubblica - nessuno pare intenzionato a riprendere in mano il dossier per modificarlo in corsa.  Nella maggiornanza non c'è uniformità di vedute. Ha dubbi Luigi Marattin (Iv), che però non prefigura barricate: "Non c’è evidenza di legame tra limite del contante e contrasto all’evasione. Vedremo, ma non credo sia la priorità".

Giulio Centemero (Lega) spiega: "Da sempre siamo contrari a limitare l’uso dei titoli al portatore. È un tema sul tavolo del nostro dipartimento economico, non abbiamo definito iniziative ma non lo escludo".

Dal mondo dem Gian Mario Fragomeli (Pd) attende: "Vedremo in Senato che succede". Fratelli d'Italia con un emendamento al decreto fiscale chiede di far slittare il tetto a 1.000 euro al 2023. Non è detta l'ultima parola.

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