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Sabato, 20 Aprile 2024
ECONOMIA

Bankitalia "stronca" Renzi: "Col Tfr in busta paga pensioni a rischio per i giovani"

Il vicedirettore generale dell'istituto di credito italiano in Parlamento: "Sul Tfr è cruciale che sia un provvedimento temporaneo". A rischiare di più i giovani: "Così avranno pensioni non adeguate"

ROMA - Accontentare gli italiani di oggi e scontentare quelli di domani. O viceversa? A suonare l'allarme, forte e preoccupante, ci ha pensato Bankitalia, spiegando senza troppi giri di parole che "fare felici" tutti è impossibile, soprattutto continuando sulla strada economica segnata fino ad ora. 

"È cruciale che la temporaneità del provvedimento, motivato dalla fase congiunturale eccezionalmente avversa, sia mantenuta". Questo l'avviso del vicedirettore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, parlando in Parlamento della norma sul Tfr, che prevede la possibilità che i lavoratori possano scegliere di farsi riconoscere in busta paga la quota mensile che attualmente viene accantonata. 

Signorini ha poi sottolineato che "lo smobilizzo del Tfr maturando inciderebbe negativamente sulla capacità della previdenza complementare, o del Tfr se percepito alla fine della carriera, di integrare il sistema pensionistico pubblico, che in prospettiva presenta bassi tassi di sostituzione, soprattutto per i giovani, mediamente più soggetti a vincoli di liquidità". E l’adesione dei lavoratori a basso reddito all’iniziativa, ha evidenziato, "aggrava il rischio che questi abbiano in futuro pensioni non adeguate".

Tradotto: dare ai lavoratori di oggi la possibilità di godere del Tfr mensilmente significa, per Bankitalia, decidere che i lavoratori del domani non avranno mai una pensione "adeguata". Al governo la scelta. 

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