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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Tredicesima mensilità: chi ne ha diritto, quando viene pagata e come calcolarla

La tredicesima mensilità, in origine conosciuta anche come gratifica natalizia, è un riconoscimento economico aggiuntivo rispetto alla normale retribuzione: tutte le informazioni

Per molte famiglie è una boccata d'ossigeno: la tredicesima mensilità viene pagata ai lavoratori dipendenti prima di Natale, mentre ai pensionati Inps viene liquidata prima, assieme alla pensione del mese di dicembre. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

Che cos'è la tredicesima

La tredicesima mensilità, in origine conosciuta anche come gratifica natalizia, è un riconoscimento economico aggiuntivo rispetto alla normale retribuzione. E' stata, alle sue origini, una sorta di regalo di natale, non obbligatorio, che il datore di lavoro riconosceva ai propri dipendenti. Ha una grande importanza sull'andamento dei consumi nel mese di dicembre e sulle spese per i regali, ma non solo: per molte famiglie è un aiuto importante per coprire alcune spese periodiche elevate, dal mutuo all'assicurazione.

Tredicesima: quando viene pagata

Se per i pensionati Inps c'è quindi una data fissa per il pagamento della tredicesima, così non è per i pensionati di altre casse previdenziali e per i dipendenti. Per i pensionati presso altre gestioni previdenziali, come le casse dei liberi professionisti, la pensione è solitamente pagata entro il 20 di dicembre. La legge non stabilisce un'unica data precisa entro la quale deve essere pagata: è il contratto collettivo applicato a fissare tale data. In alcuni contratti si legge genericamente che la tredicesima deve essere corrisposta " in occasione delle festività natalizie", altri contratti collettivi indicano il 15 o il 20 dicembre.

Chi ha diritto alla tredicesima

Oltre che ai pensionati, viene erogata nel mese di dicembre ai lavoratori dipendenti assunti con contratto a tempo determinato o indeterminato, sia pubblici che privati, ai lavoratori domestici (colf, badanti, baby sitter)  La tredicesima viene maturata anche in caso di riposi, ferie, infortuni e per le assenze fatte per assistere un familiare malato, ovviamente rimanendo nei limiti che permettono di conservare il proprio posto di lavoro. Sono invece esclusi dal conteggio i giorni di sciopero, di congedo parentale, permessi e aspettative non retribuite, i compensi per gli straordinari, notturni o festivi. Non hanno diritto alla tredicesima i lavoratori parasubordinati, i lavoratori autonomi, i percettori di assegno di accompagnamento.

Come calcolare la tredicesima

Generalmente la tredicesima ha un importo simile allo stipendio mensile, ma potreste anche ricevere una somma inferiore. La tredicesima mensilità infatti è tassata e non beneficia di alcuna detrazione né per il lavoratore dipendente né per i familiari a carico. Per calcolarla dovete moltiplicare lo stipendio lordo per il numero dei mesi lavorati, dividendo il tutto per il totale delle mensilità, ovvero 12. Dal calcolo della tredicesima vanno esclusi i compensi da lavoro straordinario, altri compensi extra e i bonus occasionali.

E se la tredicesima non è pagata puntualmente?

Se entro le festività natalizie non vi viene pagata la tredicesima dall’azienda, è possibile sollecitare il datore di lavoro non solo tramite raccomandata, ma anche rivolgendosi a una sede protetta (sindacati etc.). Se l'azienda continua a non pagare, va fatta richiesta formale (anche tramite raccomandata) entro 3 anni dalla data in cui sarebbe dovuto avvenire il pagamento: il termine di prescrizione è infatti triennale, perché non è un elemento della retribuzione corrisposto ogni mese.

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