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Venerdì, 29 Marzo 2024
I nostri soldi

Le super truffe sui bonus edilizi: crediti inesistenti per 4,4 miliardi

A tanto ammonta l'importo delle frodi legate al superbonus e agli altri incentivi. Lo ha reso noto il direttore dell'Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini: "Quadro preoccupante"

Crediti inesistenti per 4,4 miliardi. È questo l'importo delle frodi legate al superbonus e agli altri bonus edilizi. A renderlo noto è stato  il direttore dell'Agenzia delle entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un'audizione in commissione Bilancio al Senato  L'attività di analisi e controllo ''ha fatto emergere un quadro generale preoccupante'', ha sottolineato Ruffini. "Fino ad oggi è stato individuato ''un ammontare complessivo di crediti di crediti d'imposta inesistenti'' per effetto delle norme contenute nel decreto legge rilancio, di 4,4 miliardi di euro.

Di questi 2,3 miliardi sono ora oggetto di sequestri preventivi da parte dell'Autorità giudiziaria; 160 milioni sono stati sospesi e scartati dall'Agenzia sulla piattaforma 'cessione crediti', per effetto delle disposizioni introdotte con il Decreto anti-frode; i restanti importi sono oggetto di indagini in corso e di richieste di sequestro preventivo inoltrate alle competenti Autorità giudiziarie, che ''porteranno, verosimilmente, a ulteriori sequestri''.

Attraverso un meccanismo di ''articolate concatenazioni di cessioni a società e persone fisiche interposte'', ha aggiunto Ruffini, i bonus ''sono stati in parte monetizzati presso istituti di credito o altri intermediari finanziari. In alcuni casi, i proventi delle frodi sono stati veicolati all'estero''.

Nel corso dell'audizione la Guardia di finanza ha elencato le truffe più ricorrenti: lavori non avviati e crediti oggetto di plurime cessioni 'a catena' che coinvolgono imprese "costituite in un breve arco temporale o che hanno ripreso ad operare dopo un periodo di inattività o con un codice Ateco diverso". In alcuni casi i soci di queste società "sono nullatenenti, irreperibili" o "gravati da precedenti penali".

Il decreto per sbloccare la cessione dei crediti

Intanto il governo è al lavoro per il provvedimento che dovrebbe sbloccare la cessione dei crediti d'imposta. Proprio per ovviare al problema delle truffe nel decreto sostegni ter l'esecutivo aveva infatti disposto il divieto di cedere più di una volta i crediti maturati nei confronti dello Stato (ovvero il rimborso del 110% sulle spese di ristrutturazione). Una misura che però ha provocato fin da subito proteste e malumori tra le associazioni di categoria e all'interno degli stessi partiti di maggioranza. Il perché è presto detto: non potendo più cedere i crediti "virtuali" alle banche, cittadini e imprese stanno incontrando difficoltà a iniziare i lavori o saldare il conto di lavori già avviati. Insomma, il superbonus è stato nei fatti depotenziato. Una delle proposte per correggere la norma è quella di estendere la cessione del credito a tutte le realtà finanziarie soggette alla vigilanza della Banca d'Italia. Il decreto è attesto per la prossima settimana. 

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