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Domenica, 28 Maggio 2023
Dieselgate

Volkswagen richiama 11 milioni di automobili

Il nuovo ad, Matthias Mueller, ha comunicato che nei prossimi giorni verranno fatte rientrare ai concessionari le vetture che montano il software dello scandalo. Il costo previsto supererà i 6,5 miliardi di euro accantonati per l'operazione

WOLFSBURG (GERMANIA) - Il nuovo amministratore delegato, Matthias Mueller, ha comunicato ai suoi top manager che "nei prossimi giorni" verranno fatte rientrare dai concessionari le automobili che montano il software dello scandalo, quello che trucca le emissioni in sede di test d'omologazione, per la sua rimozione. Si tratta di 11 milioni di veicoli: sarà una maxi-operazione che costerà svariati miliardi al colosso tedesco. 

LE AUTO - Undici milioni di vetture in tutto, quindi: 5 milioni a marchio Volkswagen, 2,1 milioni di Audi, poi 1,2 milioni di Skoda e 700mila Seat. A questi numeri vanno aggiunti i veicoli commerciali, circa 1,8 milioni.

COSA ACCADRA' - La maxi operazione supererà le dieci milioni di vetture richiamate da Toyota per problemi all'acceleratore nel 2009-2010 e, secondo gli analisti costerà più dei 6,5 miliardi fin qui accantonati: resta da vedere quale sarà la soluzione tecnica adottata. Un rimedio "a basso prezzo" sarebbe devastante per le prestazioni dei veicoli e i clienti avrebbero buone ragioni per chiedere dei danni. Se invece si cambierà del tutto trattamento delle emissioni si otterrebbe il risultato desiderato senza intaccare le prestazioni, ma al costo di migliaia di dollari per auto. 

LE SOLUZIONI - Come riporta Omniauto, "le soluzioni sono due e variano a seconda della gravità: semplice intervento service, con il cliente che è invitato a passare non appena possibile in officina previo appuntamento, oppure un richiamo ufficiale vero e proprio, come avviene quando c’è un pericolo per la sicurezza del veicolo e soprattutto di chi vi viaggia. Data la gravità del momento, è assai probabile che si proceda con la seconda ipotesi, magari a scaglioni temporali. Ma anche questo dipende dalla profondità degli interventi tecnici che saranno necessari, fermo restando che il cliente non dovrà pagare nulla".

Volkswagen, tra successi e scandali | Foto InfoPhoto

LA CRISI - Il governo tedesco ha dato alla Volkswagen tempo fino al prossimo 8 di ottobre per presentare un piano in grado di risolvere una crisi di prodotto e di immagine che ha già bruciato, in soli dieci giorni, ben 29 miliardi di euro del valore di Borsa del colosso di Wolfsbug. Il nuovo Ceo della casa tedesca, Matthias Mueller, ha definito lo scandalo "la più severa prova mai affrontata" dal gruppo. Una soluzione tecnica verrà presentata alle autorità", e una volta approvata "informeremo i nostri clienti e fisseremo gli appuntamenti necessari" per riportare le vetture in regola.

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