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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

L'ombra di un referendum sul ritorno dei voucher: Cgil e 5 Stelle ai ferri corti

Ne è passato di tempo da quando Di Maio annunciava che avrebbe votato con il sindacato per la loro abolizione. Oggi M5s e Cgil sono dalle parti opposte della barricata. Camusso: "Pronti alla mobilitazione"

Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando Di Maio definiva i voucher "una forma di schiavismo" e annunciava che il M5s avrebbe votato sì al referendum per abolirli promosso dalla Cgil. La legge del contrappasso è impietosa e oggi 5 Stelle e sindacato sono dalle parti opposte della barricata.

La Cgil, oggi come allora, promette battaglia contro la reintroduzione dei buoni lavoro (benché solo in alcuni settori ben precisi: agricoltura e turismo), mentre il M5s si trova nella scomoda posizione di dover difendere la riforma dalle critiche (per la verità blande) dell’opposizione e da quelle più taglienti del sindacato.

Oggi il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ospite di Radio Anch’io, ha definito i voucher "un perfetto strumento di sfruttamento" e ha detto, riferendosi al Dl Dignità, che Di Maio "deve mettersi d’accordo con sé stesso su quale è l’obiettivo del provvedimento".

Voucher, Cgil non esclude il ricorso al referendum

Alla domanda se la Cgil è pronta a mobilitarsi come ha già fatto in passato, Camusso ha risposto: "Senza dubbio". E il sindacato di Corso Italia non esclude neppure il ricorso al referendum: "Vedremo la norma e vedremo gli strumenti. E’ sbagliato non permettere ai cittadini italiani di esprimersi".

La posizione del M5s

Ma quella dei 5 Stelle sui voucher è davvero una giravolta? "Meglio abolirli del tutto in questo momento con un referendum popolare” diceva Di Battista nel gennaio del 2017, perché “questo Parlamento non si deve permettere di mettere mano ai voucher". Per la verità però la posizione del M5s non è mai stata di chiusura totale rispetto all’utilizzo dei voucher, anche se spesso le dichiarazioni incendiarie dei suoi leader lasciavano intendere il contrario.

La guerra dei voucher: ecco chi è pro e chi è contro

Nella passata legislatura i 5 Stelle hanno presentato una proposta di riforma a prima firma Tiziana Ciprini, che limitava l’uso dei buoni solo ai lavori "effettivamente accessori e occasionali" e "ad alcune categorie di persone: per esempio studenti, pensionati o casalinghe". Inoltre il M5s proponeva di abbassare il limite massimo annuo da 7mila a 5mila euro, di vietare l’utilizzo dei voucher nella Pa e di non includere tra gli occupati chi ha fruito anche di un solo voucher nella settimana (chissà se sarebbero d’accordo oggi).

Così cambierà il loro utilizzo

Oggi i voucher potrebbero tornare in auge proprio grazie al M5s, anche se solo nel settore agricolo e del turismo. La proposta del ministro del Lavoro sembra comunque più permissiva rispetto a quella sostenuta in passato: nelle campagne i beneficiari dei voucher potrebbero essere disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti, impiegati però esclusivamente in attività stagionali. Secondo Coldiretti la reintroduzione dei buoni lavoro potrebbe far recuperare 50mila occupati solo nel settore agricolo. 

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