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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Whirlpool, qualcosa si muove: cessione sospesa fino a 31 ottobre

Dopo l'incontro tra il premier Conte e i sindacati, l'azienda si è detta disposta a riaprire la trattativa con il governo e a sospendere la cessione agli svizzeri della Prs, ma soltanto fino a fine mese

Si riaccendono le speranze degli oltre 400 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli. La multinazionale statunitense, attraverso una nota ufficiale, si è detta pronta ad incontrare il governo e a considerare la sospensione dell'attuale procedura ex. Art. 47, la cui scadenza è prevista il prossimo 12 ottobre, fino e non oltre al 31 dello stesso mese. La notizia è arrivata al termine dell'incontro tra il premier Giuseppe Conte e i sindacati sulla cessione a Prs del sito di Napoli 

Whirlpool: ''Cessione sospesa fino al 31 ottobre''

Whirlpool Emea, si legge nella nota, "apprende dai media, a margine dell'incontro appena conclusosi a Palazzo Chigi, che il Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli è pronto a convocare un incontro con l'azienda nelle prossime 24 ore". L'Azienda dunque, prosegue la nota, "conferma di aver espresso, nei giorni scorsi, al Primo Ministro Conte e al Ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli, la propria disponibilità a riprendere il confronto con il Governo e con le parti sociali".

Whirlpool, la rabbia in piazza: "La cessione è un 'pacco', una chiusura mascherata"

Per questo, aggiunge Whirlpool, il Gruppo "ha comunicato di essere pronta a considerare la sospensione dell'attuale procedura ex. Art. 47, la cui scadenza è prevista il prossimo 12 ottobre, fino e non oltre al 31 prossimo". L'Azienda , conclude il comunicato, "attende di ricevere presto una convocazione dal Governo per riprendere la discussione di merito sul progetto identificato, che dia un futuro di lungo periodo al sito di Napoli e ai suoi 400 lavoratori".

Whirlpool, Conte e Patuanelli: ''Le ragioni dell'azienda non soddisfano''

"Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, hanno incontrato oggi i sindacati in merito alla vertenza Whirlpool. Nel corso dell'incontro, si è preso atto della lettera inviata dalla dirigenza Whirlpool alla Presidenza del Consiglio, nella quale l'azienda ha comunicato di voler sospendere la cessione dei rami d'azienda di Napoli fino al 31 ottobre. Il governo ritiene non soddisfacenti e non risolutivi i contenuti della lettera". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi diffusa a stretto giro dall'incontro con i sindacati di categoria. 

"Il presidente Conte e il ministro Patuanelli hanno deciso di avviare un'interlocuzione con i vertici di Whirlpool per capire se ci siano ulteriori elementi di novità, con particolare riguardo al superamento definitivo del precedente piano di reindustrializzazione - si legge ancora - Il governo è determinato a mettere in campo tutte le azioni necessarie, per quanto di propria competenza, per mantenere questo presidio industriale. Pur nella consapevolezza che le soluzioni industriali spettano all'azienda, il governo ritiene indispensabile sollecitare i vertici Whirlpool a far chiarezza su quali siano gli ostacoli e le difficoltà che impediscono la prosecuzione del progetto e degli impegni già assunti. L'intento è creare tutte le condizioni perché venga mantenuto sul territorio il presidio industriale e vengano salvaguardati i livelli occupazionali".

Whirlpool, Ugl Napoli: ''Sia una vertenza 'pilota' per rilanciare il Sud''

"Diamo atto a Palazzo Chigi e al ministero dello Sviluppo economico dell'impegno che stanno mettendo nella vertenza Whirlpool di Napoli, assegnandole la giusta rilevanza nazionale. La sospensione della procedura concessa dall'azienda, un escamotage per prendere tempo, sia sfruttata dal Governo, così come ci ha detto, per fare una seria verifica con i vertici della multinazionale". 
Questo il commento dei componenti della delegazione Ugl presenti oggi al tavolo di Palazzo Chigi, il segretario generale Ugl Metalmeccanci, Antonio Spera, e i segretari confederali Adelmo Barbarossa e Giovanni Condorelli: "Ribadiamo in ogni caso la nostra posizione e cioè che il piano sottoscritto al Mise a ottobre 2018 alla presenza dell'allora ministro e del Capo di Gabinetto Giorgio Sorial deve essere rispettato. Non si tratta semplicemente di una questione di principio della convinzione che lo stabilimento di Napoli non solo deve ma può continuare, anche meglio di quanto stabilisse il piano, a produrre lavatrici".

"È corretto aver assunto la Whirlpool di Napoli a livello nazionale - concludono - perché ha tutte le potenzialità per diventare la 'vertenza pilota' per il rilancio del Mezzogiorno, prima sfruttato e poi abbandonato dalle multinazionali, nonostante gli impegni assunti al cospetto dei governi, dei sindacati e dei lavoratori italiani e di tutto l'ingente indotto che ruota intorno a ogni stabilimento industriale, nonché del tessuto sociale di interi territori. Bisogna assolutamente imprimere un'inversione di marcia a questa pericolosa tendenza, che in realtà dura da anni, altrimenti dopo la Whirlpool di Napoli ce ne saranno altre".

Whirlpool, Landini: ''Non si può perdere il lavoro''

Maurizio Landini ritiene che Whirlpool abbia mostrato "poca chiarezza" durante il tavolo dell'azienda con governo e sindacati. "Mi pare che sia arrivata una disponibilità a sospendere la procedura da parte dell'impresa, ma con poca chiarezza su ciò che significa questo. A questo punto credo che la parola spetti al governo, per verificare concretamente cosa c'è dietro questa dichiarazione di sospensione e quale volontà concreta l'azienda ha", dice il segretario generale della Cgil.  

"Per quello che ci riguarda - spiega - noi partiamo dalla richiesta di applicare l'accordo che è stato fatto e diciamo con molta chiarezza che per noi in generale, ma ancora di più nel Mezzogiorno, non si può perdere un posto di lavoro e non siamo disponibili a gestire chiusure di stabilimenti".

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