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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Whirlpool non cambia idea: ''Cessione", ma c'è tempo fino al 31 ottobre

Riprende il confronto al Mise per salvare il futuro occupazionale degli operai dello stabilimento di Napoli. La multinazionale ha ribadito l'intenzione di vendere, ma serve un acquirente. Patuanelli guadagna tempo

Dopo tre mesi di tregua, in cui il problema era rimasto soltanto sotto la sabbia. È ripreso il confronto al Mise tra il governo, i sindacati e la Whirlpool Italia, la multinazionale che intende chiudere lo stabilimento di via Argine, a Napoli, lasciando a casa 420 dipendenti. La decisione cedere il ramo d'azienda era stata congelata lo scorso 30 ottobre, proprio alla vigilia della chiusura, ma con la chiara intenzione di Whirlpool di non tornare sui suoi passi. L'obiettivo è quello di salvaguardare i lavoratori, con la migliore delle ipotesi che sarebbe quella di trovare un soggetto industriale interessato 

All'incontro presieduto dalla ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, partecipano oltre alla the the Whirlpool Italia Luigi la Murgia anche segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Marco Bentivogli, Francesca Re David e Rocco Palombella.

Whirlpool non cambia idea: ''Sito di Napoli non sostenibile''

Dallo scorso 30 ottobre ad oggi nulla è cambiato. Whirlpool ha ribadito a sindacati e governo, attraverso le parole dell'amministratore delegato Luigi la Morgia, che l'azienda è ancora convinta di voler cedere: "Per il sito Napoli non c'è più sostenibilità economica nella produzione di lavatrici,i dati di mercato sono emblematici". 

"I 17 milioni di euro previsti per Napoli saranno dunque redistribuiti sugli altri stabilimenti del Gruppo", avrebbe proseguito. "Ancora non abbiamo deciso dove portare produzione lavatrici" avrebbe detto ancora sottolineando comunque come per noi "l'Italia è sempre stata strategica, con 5 mila dipendenti in tutto il paese".

''Lo stabilimento Whirlpool di Napoli perde 20 milioni all'anno'': questo l'impatto economico stimato dall'ad La Morgia. Whirlpool ha confermato la volontà di fermare la produzione del sito di Napoli a partire dal prossimo 31 marzo. 

Whirlpool, Patuanelli: "Produzione fino al 31 ottobre"

Nonostante la ferma intenzione della multinazionale, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sarebbe riuscito a guadagnare un po' di tempo in più: "Whirlpool ha dato il suo consenso a proseguire la produzione nel sito di Napoli fino al 31 ottobre"

"Ora è necessario - avrebbe spiegato Patuanelli ai sindacsti - verificare lo stato di attuazione del piano industriale insieme alle organizzazioni sindacali su altri stabilimenti del gruppo".

Whirlpool, Invitalia cerca un soggetto entro luglio

La novità emersa dall'incontro avvenuto al Mise riguarda l'entrata in scena di Invitalia, che dovrebbe promuovere la ricerca di un altro soggetto industriale che acquisisca lo stabilimento di Napoli garantendo un piano industriale "credibile" che, cioè, "prospetti una ripresa delle attività produttive, sostenibile nel lungo periodo, e in grado capitalizzare tutte le competenze del personale oggi presente nello stabilimento".

Whirlpool, il presidio dei lavoratori al Mise (ANSA)

L'indiscrezione arriva dalle sigle sindacali che hanno partecipato al tavolo ministeriale. Una selezione che dovrebbe concludersi "entro luglio 2020" e che sarà rivolta ad aziende, gruppi sia nazionali che internazionali operanti nello stesso settore industriale o in altri almeno nella fase iniziale di concerto. A tutti i potenziali 'pretendenti' verrà richiesto di presentare una "proposta vincolante di insediamento" corredata del piano industriale.

Whirlpool, i sindacati: "Mantenere fino al 31 dicembre per trovare una soluzione"

"Mantenere il sito produttivo di Napoli fino alla fine dell'anno mentre si cercano soluzioni per un possibile ingresso di un nuovo soggetto industriale". E' questa la richiesta che Fiom Fiom Uilm e Ugl hanno girato al governo nel corso della ristretta con il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli dopo l'annuncio di Whirlpool di cessare la produzione dello stabilimento campano a partire dal 31 marzo.

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