Il nuovo piano per salvare la Whirlpool di Napoli
Invitalia ha presentato i punti chiave del piano di reindustrializzazione, con cinque possibili partner pronti a partecipare. La viceministra Todde: ''L'azienda deve dare delle risposte''
Durante l'incontro al ministero dello Sviluppo economico, Invitalia ha presentato i punti salienti del nuovo piano di reindustrializzazione che mira a salvare lo stabilimento Whirlpool di via Argine, a Napoli. In ''ballo'' ci sarebbero cinque partner disponibile a partecipare al piano, con i primi cinque interventi individuati prevedono complessivamente un investimento di 87 milioni.
Whirlpool, cosa prevede il nuovo piano
Il primo progetto, sempre secondo quanto si apprende, è di una grande impresa del settore automotive-ferrotranviario, per produzione e assemblaggio di sedili per automotive, ferrotranviario, navale (20 milioni); il secondo è per un impianto pilota per l'industrializzazione di fuel cell per la mobilità (15 milioni ). Un altro progetto coinvolge delle pmi di filiera per lo sviluppo di progetti di innovazione per l'evoluzione tecnologica delle Pmi della filiera della mobilità (30 milioni). Inoltre ci sarebbe anche il progetto di una media impresa automotive per hub di eccellenza per lo sviluppo di sistemi innovativi e per l'erogazione di servizi di ingegneria avanzata per la mobilità (15 milioni) e infine una grande impresa del settore automotive-ferrotranviario per un centro di eccellenza per il testing dei materiali (7 milioni ).
Un discorso, quello della reindustrializzazione, che secondo i sindacati va approfondito, come sottolineato da Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile elettrodomestico mentre è in corso al Mise il tavolo Whirlpool: "Ringraziamo il Mise, oggi rappresentato nella sua completezza, è un elemento di garanzia. Le ipotesi di reindustrializzazione sono complesse e meritano approfondimenti. La preoccupazione nasce sulla tempistica, visto che la procedura di licenziamento collettivo scade il 29 settembre".
"Bene che ci sia una prima illustrazione della proposta. Fateci discutere della concretezza – ha aggiunto la Tibaldi-, non diremo mai né si né no fin quando non sapremo quanti lavoratori saranno assunti, con quale contratto e quali saranno le garanzie di questo progetto. Entriamo nel merito e il tempo va gestito con serietà e noi siamo disponibili. Abbiamo bisogno che tutti i soggetti coinvolti siano presenti e ci sia un'intesa tra persone serie a trovare una soluzione concreta. Chiediamo un calendario di incontri per esaminare nel merito questo progetto".
Il calendario di incontri
Intanto la Whirlpool ha accolto la richiesta del ministero del lavoro di fissare un calendario di incontri successivamente al termine della procedura di licenziamento collettivo fissato per il 29 settembre. L'azienda avrebbe affermato che, nelle more della valutazione del ricorso, si renderebbe comunque disposta a proseguire negli incontri anche oltre il 30 settembre. Il 30 settembre è la data in cui scatterebbero i licenziamenti visto che i 75 giorni di procedura dei licenziamenti collettivi scadono il 29 settembre.
"Whirlpool deve dare delle risposte al consorzio e chiaramente alle parti in causa. I temi devono essere affrontati attorno ad un tavolo. Non possiamo chiedere a soggetti che vogliono investire di sedersi al tavolo se non ci sta un accordo precedente tra le parti": queste le parole della viceministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde.
Todde: "Primo grande risultato"
"Il risultato ottenuto oggi al tavolo Whirlpool è merito di un lungo lavoro di mediazione tra le parti portato avanti dal Mise e dal Lavoro e di un progetto di reindustrialiazzione portato avanti da Invitalia che seppur da approfondire e da concretizzare mostra già delle buone fondamenta. Ho lavorato molto su questa vertenza e per porre le condizioni al risultato di oggi". Ad affermarlo in una nota è la viceministra allo Sviluppo economico, Alessandra Todde che ha sempre seguito personalmente il tavolo Whirlpool. Il prossimo appuntamento in agenda sarà il 28 settembre, sempre al Mise.