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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Ascoli Piceno

Whirlpool sposta la produzione: operai a rischio, sindacati sul piede di guerra

Ugl Metalmeccanici ha annunciato sciopero e assemblee per mercoledì 23 maggio nello stabilimento di Comunanza. Il motivo? La multinazionale ha deciso di spostare a Napoli la produzione di lavatrici Aqualtis che prima avveniva nel sito in provincia di Ascoli Piceno

La decisione di Whilrpool di spostare la produzione della lavatrice Aqualtis dallo stabilimento di Comunanza, in provincia di Ascoli Piceno, a Napoli, ha scatenato il malcontento dei lavoratori e costretto i sindacati ad indire per domani, mercoledì 23 maggio, sciopero e assemblee nel sito marchigiano. Dopo il caso Embraco (azienda brasiliana controllata da Whirlpool), una nuova vicenda coinvolge la multinazionale statunitense, uno dei colossi mondiali nella produzione di elettrodomestici. In questo caso, il piano di spostare la produzione della lavatrice Acqualtis e l’insieme dell’area produttiva collegata, che rappresenta il 30% della produzione totale del sito di Comunanza, mette a rischio il posto di lavoro di circa 132 operai, che risulterebbero in esubero.

Sciopero e assemblee

Per quanto riguarda la situazione dello stabilimento di Comunanza, una comunicazione congiunta di Antonio Spera, Segretario Generale dell'Ugl Metalmeccanici, e Francesco Armandi,  Segretario Regionale dell'Ugl Metalmeccanici Marche con delega agli elettrodomestici, hanno annunciato che sono state indette "congiuntamente per la giornata di domani, alle 12,30 e alle 14, delle assemblee con i lavoratori" e presso lo stabilimento "si terrà inoltre uno sciopero, dalle 6 alle 8 per il primo turno, e dalle 14 alle 16 per il turno serale".

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Come spiegano i sindacalisti nel comunicato ufficiale, le manifestazioni sono state indette per “protestare contro la decisione dell'azienda di spostare dallo stabilimento una parte importante della produzione. Si tratta delle lavatrici di alta gamma Aqualtis, che garantiscono la stabilità e la salvaguardia dei livelli occupazionali del sito”.

"L'azzienda faccia un passo indietro"

"Chiediamo urgentemente un tavolo con l'azienda, che deve fare un passo indietro su una decisione che potrebbe avere gravi ripercussioni sui lavoratori - concludono Spera e Armandi -L'aumento di produzione di lavasciuga previsto per la fabbrica di Comunanza non è sufficiente a colmare la perdita di una commessa come quella della lavatrice Aqualtis: a tutto ciò potrebbe conseguire un consistente numero di esuberi e si tratta di una prospettiva inaccettabile in un territorio, peraltro, già alle prese con una forte crisi".

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