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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso

L’Ungheria comprerà più gas dalla Russia: ‘tradita’ la linea Ue pro-Kiev

Il ministro degli Esteri di Orban a Mosca per negoziare una fornitura extra di 700 milioni di metri cubi di metano. Schiaffo alla Commissione che aveva chiesto di ridurre i consumi

In barba alle sanzioni Ue per l’invasione dell’Ucraina, il governo ungherese ha annunciato di voler acquistare quasi un miliardo di metri cubi di gas naturale in più dalla Russia. Una richiesta calorosamente accolta da Mosca, con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, che si è affrettato a garantire che la domanda di Budapest di gas extra sarà “immediatamente inoltrata e studiata”.

La possibile intesa sulla clamorosa fornitura di energia russa arriva all’indomani della presentazione del piano della Commissione europea per ridurre la domanda Ue di gas del 15% e poter così resistere alla sempre più probabile interruzione delle forniture energetiche russe in seguito all'invasione dell'Ucraina iniziata il 24 febbraio e alle conseguenti sanzioni Ue, che hanno deteriorato i rapporti col Cremlino. Ma l’Ungheria è sempre stato il Paese Ue più restio a punire Mosca e più attento a mantenere i buoni rapporti con il suo primo fornitore energetico. 

"Nell'attuale situazione internazionale, la cosa più importante per noi è garantire la sicurezza energetica dell'Ungheria", ha affermato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto, in una conferenza stampa direttamente dalla capitale russa. "Pertanto, vorrei concordare un aumento dei volumi di gas forniti dalla Russia all’Ungheria”, ha aggiunto rivolgendosi al suo omologo Lavrov.

"Per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento energetico del Paese, il governo ungherese ha deciso di acquistare 700 milioni di metri cubi di gas naturale in aggiunta alle quantità già previste nei contratti a lungo termine", ha annunciato Fidesz, il partito del premier Viktor Orban, in un post su Facebook. Solo pochi giorni fa, lo stesso Orban si era opposto pubblicamente alle sanzioni Ue contro il settore energetico russo affermando che con questa strategia l’Ue si era “sparata nei polmoni”.

Il piano dell'Ungheria per guadagnare milioni speculando sul petrolio russo

Di qui la visita a Mosca del ministro degli Esteri magiaro, unico politico Ue ad essersi recato nella capitale russa negli ultimi mesi. "Nonostante la difficile situazione internazionale - ha dichiarato il suo omologo russo Lavrov prima del faccia a faccia - la nostra interazione continua”. A prescindere dalla conclusione o meno dell’accordo, per il Cremlino è comunque una vittoria il solo fatto di aver convinto un Paese Ue a prendere le distanze dalla linea filoucraina. Budapest e Mosca - ha concluso Lavrov - svilupperanno relazioni "durevoli e strategiche".

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