rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Qatargate

I socialisti chiedono a Cozzolino di lasciare il gruppo o sarà espulso

Sul deputato italiano e sul belga Tarabella pende una richiesta della procura belga di revoca dell'immunità che con ogni probabilità sarà accettata

O se ne andrà di sua spontanea volontà o verrà cacciato. Dopo il coinvolgimento nello scandalo del Qatargate l'appartenenza di Andrea Cozzolino nel gruppo dei socialisti e Democratici del Parlamento europeo ha le ore contate. Nei confronti dell'eurodeputato del Partito democratico (che pure lo ha sospeso in via cautelativa), pende una richiesta di revoca dell'immunità da parte della procura belga che vuole indagare su un suo possibile ruolo nello scandalo delle mazzette da Qatar e Marocco in cambio di influenze nelle istituzioni Ue.

Per questo gli S&D hanno chiesto un passo indietro a lui e al belga Marc Tarabella, che pure è finito nel mirino dei giudici, almeno fino a quando non si farà chiarezza su eventuali responsabilità. "Attendiamo che Tarabella e Cozzolino prendano una decisione volontaria sulla loro permanenza nel gruppo. Se non lo dovessero fare, una volta confermata la revoca dell'immunità, abbiamo delle procedure interne da seguire per l'espulsione", ha dichiarato in conferenza stampa la presidente del gruppo, Iratxe Garcia-Perez.

In apertura di Plenaria oggi a Strasburgo la presidente Roberta Metsola ha dato il via al processo per la revoca dell'immunità e la prima riunione sul tema della commissione Affari Legali dell'Eurocamera dovrebbe tenersi il 23 gennaio a Bruxelles a porte chiuse. Secondo le regole dell'Aula è previsto che i due eurodeputati siano ascoltati dai propri colleghi nella commissione la quale poi emetterà una raccomandazione a favore o contro la revoca dell'immunità. A quel punto la decisione sarà presa dalla prossima Plenaria, quindi all'inizio del mese prossimo.

Intanto la procura federale belga ha deciso che l'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri, ritenuto dagli inquirenti la figura centrale del Qatargate, rimarrà in carcere. L'ex politico socialista, che nel 2019 ha fondato la Ong con sede a Bruxelles Fight Impunity, aveva inizialmente contestato il mantenimento della detenzione a metà dicembre e doveva comparire davanti a una corte d'appello oggi ma ha rinunciato, annunciando di essere pronto a confessare e a collaborare con la magistratura.

Il 67enne è stato arrestato a Bruxelles il 9 dicembre, lo stesso giorno in cui sono stati arrestati la vicepresidente del Parlamento europeo, l'eurodeputata greca socialista Eva Kaili, e l'ex assistente parlamentare di Panzeri e attuale collaboratore di Cozzolino, Francesco Giorgi, compagno della Kaili. Insieme a Niccolò Figa-Talamanca, leader della ong No Peace Without Justice, anch'egli in carcere, sono stati accusati di "appartenenza a un'organizzazione criminale", "riciclaggio di denaro" e "corruzione". Sono sospettati di aver ricevuto ingenti somme di denaro da Qatar e Marocco per influenzare le dichiarazioni politiche e le decisioni dell'unica istituzione eletta dell'Ue a favore di questi due Paesi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I socialisti chiedono a Cozzolino di lasciare il gruppo o sarà espulso

Today è in caricamento