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Giovedì, 25 Aprile 2024

Alfonso Bianchi

Giornalista

Ho fatto AstraZeneca indiano e terza dose Moderna. E sono ancora vivo

Il Regno Unito questa settimana ha allargato la possibilità di prenotare la dose di richiamo del vaccino ai quarantenni e così anche io, italiano ma residente a Londra, ho potuto richiedere la mia avendo avuto la seconda iniezione giusto sei mesi fa. Avrei potuto aspettare ancora, non faccio parte di una categoria a rischio, non ho altre malattie, e tutto sommato per i miei 41 anni non sto messo proprio malaccio.

Gli esperti del governo britannico, e adesso anche quelli dell'Unione europea, consigliano però il 'booster' dopo sei mesi a tutte le persone a partire dalla mia fascia d'età, e così ho pensato di ascoltarli. Un po' per fare la mia (seppur minuscola) parte per provare a superare l'emergenza e porre fine a tutte le restrizioni a essa collegata (che onestamente hanno rotto), un po' anche (a essere onesto) così mi tolgo il pensiero e se mettono l'obbligo del richiamo per il Green Pass per viaggiare in Europa io sto a posto. La prenotazione dell'appuntamento, che come sempre si fa dal portale nazionale dell'Nhs, il servizio sanitario nazionale, è stata facilissima e mi hanno indirizzato in una farmacia vicino casa, la stessa dove ho fatto le prime due dosi (e tra l'altro sul bigliettino stavolta hanno scritto solo Alfonso, come se fossi di casa oramai: “Ué Alfò, stai un'altra volta qua?”).

Ma questa volta invece di AstraZeneca mi hanno dato Moderna, passando così da un vaccino a vettore virale a uno a mRNA. Adesso io qual è la differenza a livello scientifico tra i due proprio precisamente non lo so, ma mi sono sentito un poco la perfetta cavia di questa pandemia. Anche perché non solo io ho avuto AstraZeneca all'inizio (tra l'altro con la prima dose il 16 marzo quando in Europa era bloccato mentre qui si continuava a usare come se non ci fosse un domani, e a me la diedero in anticipo grazie alla regola del 'primo che passa'), ma la seconda volta mi sono pure beccato il “pezzotto” indiano. Cioè io che so napoletano mi so fatto fare il "pacco" dagli inglesi, roba che mi dovrei vergognare. In pratica ho scoperto che la seconda dose che ho avuto faceva parte dei tre lotti prodotti in India dal Serum Institute, le stesse iniezioni che vengono mandate ai Paesi in via di Sviluppo attraverso il programma Covishield, ma che inizialmente in Europa non erano riconosciute come valide, pur essendo esattamente le stesse (ma che Boris Johnson ha comprato e usato lo stesso, lui è un pragmatico). Insomma mi hanno messo insieme ai disperati della Terra (sarà perché sono terrone forse, boh).

Adesso invece col richiamo mi hanno dato mezza dose di Moderna (che dice che per il booster ne serve mezza, mentre Pfizer intera). La buona notizia è che al momento non sono ancora morto, né ho avuto altri problemi. Ovviamente anche stavolta ho fatto il mio bel post Facebook per annunciare al mondo il grande traguardo raggiunto, perché poi va bene leggere gli studi di Lancet, British Medical Journal e simili, o almeno gli articoli che ne parlano, o il post su Fb del lontano cugino che li cita o quello che sia, ma sentire la testimonianza di qualcuno che si conosce personalmente penso dia anche più fiducia (poi se mi succede qualcosa so cazzi, i miei contatti diventano tutti No-Vax).

Ora sia chiaro, io non è che sono un talebano dei vaccini, né mi sento un eroe perché mi so fatto una siringa, non andrò a urlare al mondo intero: “L'ho fatto anche per la vostra libertà, inchinatevi di fronte a cotanto ardore e senso del dovere!”. E nemmeno ho una fiducia cieca in questi vaccini contro il coronavirus, ma ci troviamo in una situazione di emergenza, non mi sento di pretendere test che durino anni come avviene normalmete, capisco che qualche rischio (seppur minimo) lo dobbiamo accettare. Io personalmente trovo le dosi uno straordinario risultato per l'umanità nonostante siano in mano a multinazionali che ci guadagnano e non mollano il brevetto (se fosse per me mi sarei fatto il Soberana cubano, ma questo è un altro discorso). E non parlo solo di quelli del Covid, ma in generale. L'idea di poter prevenire alcune malattie invece di curarle mi pare una cosa straordinaria. Ma capisco chi ha delle perplessità, delle preoccupazioni, delle paure. Quelle legittime ovviamente, non certo il microchip di Bill Gates, il complotto satanico giudaico, il Grande Reset (l'unico reset che ci vorrebbe è quello del cervello di certa gente. Spegni e riaccendi e vediamo se funziona meglio come con il computer).

Insomma se qualcuno non vuole fare il vaccino io non mi sento di giudicarlo, viva la libertà. L'importante però è che nessuno mi sfracassi i testicoli con quei patetici discorsi da Noam Chomsky dei poveri, sugli uomini liberi che hanno capito tutto del mondo, mentre le pecore come me si fanno fare il lavaggio del cervello da politici e media (che poi i media sarei io stesso in questo caso, mi auto lavo il cervello). No, là veramente mi scatta l'ignoranza.

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