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Giovedì, 18 Aprile 2024
Sprechi / Belgio

Il Belgio dovrà gettare 1,7 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19

Il rallentamento della campagna di vaccinazione ha portato a un "accumulo" di dosi inutilizzate, che ora andranno sprecate

La sovrapproduzione di vaccini contro il Covid-19 è diventato un grande problema per l’Europa. Il Belgio ha fatto sapere che oltre un milione e mezzo di dosi verranno gettate perché scadute: 436.800 dosi di AstraZeneca (che scadranno il 31 maggio), 880.000 di Pfizer e Moderna (a luglio) e alla fine di agosto, anche 422.000 dosi di Novavax dovrebbero fare la stessa fine. Lo riporta Le Soir, che ha ottenuto le informazioni dalla taskforce di vaccinazione del governo belga.

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Il rallentamento della campagna di vaccinazione ha portato a un "accumulo" di dosi inutilizzate, poiché la politica sanitaria da quando i farmaci sono disponibili è stata quella di accumulare più dosi del necessario per poter contare su diversi fornitori. L’obiettivo dei Paesi Ue è quello di detenere una scorta di vaccini da utilizzare in caso di ripresa dell'epidemia. Quindi, a meno che non si verifichi una nuova grave ondata, sarà comunque necessario gettare via un bel po' di dosi nei prossimi mesi o nel 2023.

Secondo gli esperti offrire questi vaccini in scadenza ai Paesi poveri attraverso la piattaforma internazionale Covax non è necessario, "Covax ha ora dosi sufficienti per coprire la domanda", afferma la piattaforma. L’unica “soluzione” rimane quindi gettarli. "Stiamo lavorando con i produttori, i partner internazionali e i Paesi beneficiari per accelerare le procedure amministrative per le donazioni. Questo dovrebbe limitare la perdita di dosi", ha dichiarato la task force. Il governo belga ha inoltre raggiunto un accordo con i funzionari di Pfizer per bloccare temporaneamente le consegne di vaccino nei mesi di giugno, luglio e agosto.

La questione degli sprechi delle dosi non è circoscritta al Belgio: la Francia, per esempio, ha buttato via 3,6 milioni di dosi il mese scorso. Alla fine di marzo, un'inchiesta pubblicata dal quotidiano Le Monde ha evidenziato che la Nigeria si stava trasformando in una pattumiera per i vaccini scaduti provenienti da tutto il mondo. Per far fronte al problema degli sprechi l’Ue ha deciso di restringere il suo approvvigionamento di vaccini alle sole aziende che hanno già ottenuto l’ok dell’Ema iniziando a stracciare, man mano che vanno in scadenza, i pre-contratti con le case farmaceutiche che non hanno ancora ottenuto il via libera degli esperti Ue.

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