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Giovedì, 28 Marzo 2024
Guerra in Ucraina / Germania

Arrivati in Ucraina 18 carri armati tedeschi

Circa due mesi dopo la decisione del governo federale di Berlino i 18 panzer Leopard 2 tedeschi sono arrivati in ucraina

L'Ucraina ha già ricevuto i 18 carri armati "Leopard 2" promessi dalla Germania. Lo riferisce Der Spiegel, aggiungendo che nella zona del conflitto sono arrivati anche 40 veicoli corazzati tedeschi del tipo Marder. I carri armati sono stati trasferiti in Ucraina al confine la scorsa settimana, secondo il giornale. I dettagli della consegna non sono stati resi noti dal governo tedesco per motivi di sicurezza.

Tra i Paesi che hanno aderito alla decisione di sostenere l'Ucraina inviando carri armati di questo modello attualmente nelle loro forze armate ci sono Polonia, Spagna, Portogallo, Finlandia, Paesi Bassi e Norvegia. Gli Stati Uniti, da parte loro, hanno accettato di fornire carri armati del tipo Abrams, equivalente del Leopard 2.

I carri armati Leopard saranno schierati in diverse sezioni della linea del fronte in Ucraina ad aprile o maggio come annunciato aal ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov nel programma 'Ukraina stuudiole' della tv estone Err.

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La notizie arriva mentre si scalda la tensione tra i paesi del blocco dell'Alleanza Atlantica e la Russia con la Polonia che esorta l'Occidente a "mantenere la calma sulle armi nucleari" russe in Bielorussia, ma anche a rispondere in maniera "ferma alle minacce". Il ministro polacco per gli affari dell'Unione europea, Szymon Szynkowski vel Sek a Sky News spiega che sebbene si tratti di "un elemento di escalation, la reazione dovrebbe essere calma ma ferma" perché "non possiamo farci intimidire dai propagandisti russi".

Il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha lanciato nuove minacce, mettendo stavolta nel mirino direttamente l'America: "La Russia possiede armi avanzate e uniche in grado di distruggere qualsiasi nemico, compresi gli Stati Uniti, in caso di minaccia alla sua esistenza", ha avvertito in un'intervista al quotidiano Rossiyskaya Gazeta. Per Patrushev "di fatto i Paesi della Nato sono parte della guerra" e "non nascondono che il loro obiettivo principale è cercare di prolungare questo conflitto militare il più a lungo possibile, la sconfitta della Russia sul campo di battaglia e un'ulteriore divisione".

Secondo il Cremlino, la prova del coinvolgimento occidentale sarebbero proprio le armi fornite a Kiev: oltre ai carri armati tedeschi, anche tre Leopard donati dal Portogallo hanno raggiunto l'Ucraina.

Per Kiev non esiste pace senza liberazione dei territori occupati dai russi, con le buone o le cattive. Una soluzione negoziata resta lontana, e di certo l'annuncio di Mosca di voler tirare dritto sulle atomiche in Bielorussia non aiuta. 

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