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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Draghi è la persona più potente d'Europa": Politico 'incorona' il premier italiano

Secondo l'autorevole quotidiano, l'ex governatore della Bce potrebbe coprire il vuoto di potere lasciato da Angela Merkel. Ma deve combattere contro una serie di rischi

Con la fine del regno di Angela Merkel, chi sarà il leader più potente d'Europa nel 2022? Secondo l'autorevole quotidiano Politico lo scettro oggi è nella mani di Mario Draghi. È lui, a detta della redazione specializzata negli affari di Bruxelles, il personaggio pubblico più influente nella lista dei 28 leader dell'Ue, che comprende non solo politici ma anche esponenti di altri settori come l'astronauta italiana Samantha Cristoforetti.

"Questa edizione di POLITICO 28, la nostra lista annuale delle persone più importanti e influenti che incitano al dibattito e guidano le decisioni in Europa - scrive il quotidiano nella sua presentazione - ruota attorno a un tema centrale: chi affronterà i problemi lasciati aperti da Angela Merkel?", si chiede. La risposta, in realtà, non è un'affermazione, ma semmai una ipotesi basata sugli indizi attuali: tra un nuovo governo tedesco che deve ancora dimostrare la forza del suo programma e la Francia alle prese con le prossime elezioni presidenziali, lo spazio al centro degli equilibri Ue potrebbe essere coperto nel 2022 da Draghi. 

"Gli italiani non sono abituati ad avere un premier che duri a lungo, ma molti sperano che Mario Draghi si dimostri l'eccezione - scrive Politico - Questo perché l'ex capo della Banca centrale europea ha dato una grossa mano alla politica nazionale a Roma, mantenendo il Paese in equilibrio mentre cerca di uscire dalla pandemia e gonfiando le vele con una serie di riforme economiche". In seguito alla Brexit, continua, "all'Unione europea è mancato un terzo attore di potere per contrastare Parigi e Berlino. Con Draghi, l'Italia ha un leader che può trascinare il Paese nel cuore degli affari europei, mentre la partenza della cancelliera tedesca Angela Merkel gli apre uno spazio come leader de facto dell'Ue, almeno sugli affari economici. Ciò sarà particolarmente vero se Draghi riuscirà a cementare un'alleanza solida con il presidente francese Emmanuel Macron e il successore della Merkel Olaf Scholz, creando un trio centrista che potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui l'Europa procede".

Per Politico, "Draghi non è estraneo alle avversità. Ha perso entrambi i genitori durante la sua adolescenza, e questo lo ha costretto ad adattarsi presto all'età adulta. Dopo di che sono arrivati ​​i suoi studi al MIT come economista e un periodo alla Banca Mondiale. Successivamente ha lavorato presso il Tesoro italiano, Goldman Sachs, la Banca d'Italia e la Bce. Un 74enne poco appariscente e dalla mentalità accademica, famoso per aver stabilizzato i mercati finanziari come presidente della Bce nel 2012 dichiarando che avrebbe fatto "tutto il necessario" per salvare l'Euro. Fedele alla sua parola, si è dimostrato efficace. L'Euro ha resistito durante la crisi finanziaria e la crisi del debito".

Adesso, Draghi è atteso a una'altra sfida, il Recovery fund, 191,5 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti che l'Italia sta ricevendo "in cambio dell'attuazione di una serie di riforme che Bruxelles spera mettano il Paese sulla strada della crescita", scrive ancora Politico. "Se Draghi sarà in grado di riuscire dove tanti primi ministri hanno annaspato, potrebbe essere ricordato come colui che ha finalmente trovato la ricetta per tirare fuori il Paese da oltre 20 anni di stasi economica. Altrettanto importante, avrà dimostrato l'efficacia della scelta dell'Ue di emettere debito congiunto per aiutare i Paesi a riprendersi dalla crisi del coronavirus".

Ma Draghi, avverte Politico, deve fare i conti anche con una serie di rischi e limiti. Il primo è proprio il suo essere un tecnocrate: "Senza un proprio gruppo politico, si trova al di fuori delle grandi famiglie politiche europee ed è escluso dai loro incontri" prima dei summit Ue. "E' un generale fantastico, ma un generale senza truppe", ha detto un diplomatico Ue a Bruxelles. "I suoi primi mesi in carica come premier hanno anche mostrato una certa ingenuità quando si tratta di gestire la geopolitica", dice Politico citando le tensioni con Erdogan, definito "dittatore", o il vertice del G20, quando ha dovuto subire lo smacco di Cina e Russia che non hanno inviato i loro leader al tavolo di Roma. Infine, c'è "l'estrema destra italiana" che "è in aumento nei sondaggi" e che potrebbe vanificare "la sua agenda", dice sempre Politico. 

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