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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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L'Europa verso il Green pass solo per i vaccinati

Diversi Paesi Ue stanno adottando la ‘strategia 2G’: il certificato diventa valido solo per chi ha fatto le due dosi o è guarito dal Covid negli ultimi sei mesi. E il test negativo perde valore

Stop al Green pass per chi non è vaccinato. L’idea di un giro di vite sui requisiti di rilascio del certificato sta emergendo in diversi Paesi europei accomunati dalla recrudescenza del Covid, ormai definita dagli esperti come quarta ondata della pandemia. La nuova proposta di restringere ai soli vaccinati o a chi è guarito di recente la possibilità di accedere ai luoghi a rischio, dai bar ai ristoranti passando per i mezzi di trasporto, è stata ribattezzata dai giornali olandesi come ‘strategia 2G’.

Il nome arriva dalla Germania, dove il Green pass ‘rinforzato’ per i soli vaccinati e guariti è stato introdotto da fine agosto per poter entrare in discoteca o recarsi in altri locali notturni di Berlino dove non è consentito l’accesso a chi si presenta solo con un test negativo. Il Green pass ‘standard’ tedesco, come nel resto dell’Unione europea, viene rilasciato a chi è vaccinato, guarito o negativo al test. In tedesco le tre possibilità vengono riassunte con l’espressione 3G, la sintesi di tre parole: geimpft (vaccinato), genesen (guarito) e getestet (testato). Negando a chi ha fatto solo il test la possibilità di entrare in un luogo o addirittura di avere il certificato, si arriva dunque al Green pass 2G. Quello richiesto dai locali della movida berlinese e che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe presto essere esteso ad altri esercizi commerciali o luoghi a rischio.

Di fatto, la strategia 2G è già in vigore in Austria, dove è stato disposto un semi-lockdown per le persone non vaccinate, alle quali viene ora impedito l'accesso a ristoranti, barbieri, eventi sportivi e impianti sciistici, anche se presentano un test negativo.

Si parla molto di 2G anche nei Paesi Bassi, dove i due partiti liberali di governo - il Vvd di Mark Rutte e i più progressisti del D66 - hanno avanzato la proposta di escludere i non vaccinati da bar, ristoranti, impianti sportivi al chiuso e negli altri luoghi nei quali viene richiesto il Green pass. Le altre forze politiche del governo non si sono ancora espresse a favore della misura, presa di mira dai partiti di destra che definiscono la strategia 2G la pura imposizione di un obbligo vaccinale. 

Alla lista dei Paesi che stanno ipotizzando o applicando la strategia 2G si è aggiunto oggi il Belgio. L’idea di lasciare fuori da bar, ristoranti, palestre e tanti altri luoghi i non vaccinati fa parte del pacchetto di raccomandazioni presentate dal Gems, il gruppo di esperti belgi incaricati di fornire pareri medici e scientifici al Governo di Bruxelles. L’esecutivo belga deciderà mercoledì il nuovo piano per contrastare la quarta ondata e, in vista delle scelte della politica, il ‘Cts belga’ ha redatto nel weekend una serie di raccomandazioni che sono finite sul tavolo dei ministri competenti. Ma una copia del documento è arrivata anche sulla scrivania dei giornalisti di Le Soir, che ne hanno riportato i punti più salienti. Oltre alla chiusura dei locali notturni, delle palestre e di altri luoghi a rischio, gli esperti belgi hanno chiesto a Bruxelles di rilasciare il Green pass alle sole persone completamente vaccinate o guarite negli ultimi sei mesi, lasciando dunque fuori coloro che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione pur avendo ricevuto diversi appelli dalle autorità sanitarie. Un Green pass rinforzato che impedirebbe, ad esempio, alle persone non vaccinate di entrare nei ristoranti.

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