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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Vittime di un errore burocratico, mille famiglie perdono l'affido dei figli: scandalo scuote l'Olanda

Le nuove rivelazioni sul caso degli assegni sociali tolti per sbaglio ai genitori poveri mostra un quadro ancora più cupo. Il governo promette una revisione di tutti i casi

Prima si sono visti togliere i sussidi sociali per un errore burocratico, poi addirittura i figli. Si allarga lo scandalo degli assegni familiari in Olanda, dopo le ultime rivelazioni secondo cui oltre 1.100 bambini sarebbero stati tolti ai loro genitori dopo che a questi erano stati ingiustamente negati i sussidi statali. Come riporta DutchNews.nl Il primo ministro Mark Rutte ha descritto le rivelazioni come "molto preoccupanti" e il ministro della Giustizia, Sander Dekker, ha spiegato in una lettera ai parlamentari che i funzionari stanno riesaminando tutti gli ordini di collocamento in centri di accoglienza per i minori che sono ancora in vigore.

Non è sicuo che le due cose siano collegate ma Dekker ha ammesso che le conseguenze dello scandalo, e i crescenti problemi finanziari che ha causato a molte famiglie povere che si sono viste private degli aiuti ingiustamente, potrebbero aver portato a una situazione in cui "alla fine le autorità avevano bisogno di collocare i bambini altrove". La stime di 1.100 bambini è stata fatta dall'ufficio statistico nazionale, la Cbs, ma la cifra copre il periodo dal 2015 al 2020 e il totale reale potrebbe essere molto più alto, dato che lo scandalo risale a molto più tempo prima e visto che non tutti i genitori si sono ancora fatti avanti, ha detto Dekker.

Lo scandalo scoppiò lo scorso dicembre quando si scoprì che circa 22mila famiglie a basso reddito si erano viste ritirare gli assegni per i figli a cui avevano diritto senza alcun valido motivo, spesso per un semplice sospetto. A volte era bastato avere la doppia nazionalità per finire nella blacklist. E diversi genitori hanno dovuto persino restituire migliaia di euro percepiti in passato, finendo sul lastrico, senza avere alcuna colpa. Adesso la nuova rivelazione che rende lo scandalo ancor apiù profondo. Le parole del ministro della Giustizia però non hanno convinto appieno il Parlamento.

Come riporta sempre il quotidiano online olandese, il deputato del partito socialista Peter Kwint ha descritto le spiegazioni come un "fallimento". "Nella lettera di Dekker non c'era nulla che non sapessimo già e nulla sull'aiuto extra per i genitori", ha detto. Il parlamentare indipendente Pieter Omtzight, che ha condotto una campagna a favore delle famiglie colpite, ha descritto la lettera del governo come breve e cauta. "Solleva più domande, domande che porremo al governo", ha detto. Al momento l'esecutivo ha acconsentito a pagare 30mila euro di risarcimento alle famiglie colpite dallo scandalo, ma il processo di risarcimento si è impantanato nelle procedure e sta richiedendo molto più tempo di quanto promesso.

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