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Giovedì, 28 Marzo 2024
Butterfly Effect / Afghanistan

Dalla guerra all'oppio dei talebani la crisi dei farmaci in Europa

Dai papaveri afghani arriva quasi tutta l'eroina consumata nell'Ue. E con il nuovo divieto imposto da Kabul i tossicodipendenti potrebbero cercare alternative sintetiche

Il ritorno dell'Afghanistan in mano ai talebani ha portato enormi profitti nelle tasche dei trafficanti di droga. Dopo il ritiro degli Usa dal Paese nell'estate del 2021, la produzione dei papaveri da oppio, materia prima dell'eroina, è aumentata di quasi un terzo. Ad aprile dello scorso anno, quando il governo talebano ha dichiarato guerra alla coltivazione del papavero, il prezzo dell'oppio è triplicato. Oggi, con il divieto messo in atto a colpi di sequestri di terre e arresti, il traffico di eroina è destinato a entrare in crisi. Con effetti collaterali imprevedibili.

Le alternative sintetiche

Gli esperti temono che lo stop alla coltivazione dell'oppio afghano, dal quale proviene quasi tutta l'eroina consumata in Europa, possa spingere i tossicodipendenti ad assumere sostanze sintetiche e farmaci antidolorifici. È il caso del fentanyl, oppioide sintetico prescritto contro i dolori cronici o utilizzato come anestetico prima di interventi chirurgici. I suoi primi utilizzi come sostanza stupefacente, come quella di altri oppioidi sintetici, risale al 2000, quando la precedente guerra all'oppio del governo talebano di allora aveva fatto crollare la produzione di eroina 'naturale'. Con l'inizio della guerra in Afghanistan nel 2001, l'oppio riprese a circolare in grandi quantità fino ai giorni nostri. 

I rischi del divieto

"Se il divieto dei talebani si traduce in una drastica riduzione dell'eroina prodotta dal papavero da oppio, ciò potrebbe creare la possibilità di vedere circolare più oppioidi sintetici", ha affermato Paul Griffiths, direttore scientifico dell'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. "Sembra strano dirlo, ma l'elevata disponibilità di eroina al momento è probabilmente un fattore protettivo dall'uso di sostanze sintetiche", ha aggiunto Griffiths, come riportato dalla testata Politico. Il riferimento è all'enorme pericolosità di queste sostanze da 50 a 100 volte più potenti della morfina ottenuta dall'oppio. 

L'emergenza negli Stati Uniti

"Dall'inizio degli anni 2000 in poi, abbiamo avuto un problema con il fentanyl nei Paesi baltici, in particolare in Estonia, dove la sostanza era responsabile di livelli piuttosto elevati di decessi correlati alla droga, ed era un problema intrattabile a lungo termine", ha avvertito l'esperto. Una crisi che si è replicata con numeri esorbitanti anche negli Stati Uniti, dove il fentanyl viene ormai definito "il principale fattore di decessi per overdose". Nel 2021 più di 106mila americani hanno perso la vita per overdose di droga, inclusi oltre 1.100 adolescenti. Secondo le autorità sanitarie il fentanyl e gli altri oppioidi sintetici sono i principali responsabili dell'aumento di oltre sette volte del numero di morti per overdose dal 2015 al 2021. Solo nel 2022, riporta la Cnn, la Drug enforcement administration statunitense ha sequestrato oltre 50 milioni di pillole contraffatte e più di 45 tonnellate di fentanyl.

I rischi nell'Ue

In Europa "i decessi associati al fentanyl e alle sue sostanze analoghe sono riportati raramente e potrebbero essere sottovalutati in alcuni Paesi", ha messo in evidenza l'Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze. Il problema, per il momento, sembra limitato ad alcuni Paesi europei come Olanda, Lettonia, Svezia e Finlandia dove "i decessi per overdose sono per lo più correlati al consumo di oppioidi", hanno spiegato gli esperti Ue. Ma con la prevedibile carenza dell'eroina nei mercati della droga illecita le autorità di tutti i Paesi europei dovranno fare attenzione alla circolazione delle alternative sintetiche, potenzialmente più dannose di quelle naturali. 

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