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Mercoledì, 24 Aprile 2024
La polemica

La canzone sulla prostituta bandita dai festival della birra in Germania: "È sessista"

L'hit "Layla" parla di una “sgualdrina” celebrata come “la più sexy del bordello”. In vetta alle classifiche da cinque settimane, il brano sarà vietato all’Oktoberfest di Monaco

Una hit che piace al pubblico, ma ritenuta sessista, sta creando forti polemiche in Germania tanto che diversi festival della birra hanno già deciso di vietarne la riproduzione. Il controverso brano si intitola “Layla”, come il celeberrimo singolo di Eric Clapton uscito nel 1970. Ma a differenza del grande successo rock ispirato alla storia di una principessa costretta a sposare un uomo che non amava, la nuova “Layla” racconta di una prostituta. Il brano in tedesco parla di lei come “la bella Layla” che “è la più carina, la più giovane, la più sexy del bordello”, ed è anche una “luder”, cioè una sgualdrina. 

La base elettronica ritmata e il testo facile da imparare a memoria ha reso la canzone di Dj Robin e Schurze la hit dell’estate tedesca, cantata a squarciagola ai festival della birra che animano i mesi soleggiati e che precedono la grande Oktoberfest di Monaco di Baviera tra fine settembre e inizio ottobre. Ma il ritornello “sessista” potrebbe non risuonare tra le lunghe tavolate dei bevitori dopo le polemiche degli ultimi giorni. 

La città di Wurzburg, in Baviera, è stata la prima a tentare - senza successo - di impedirne la riproduzione a un festival della birra il mese scorso, provocando accuse di censura e una petizione online dal titolo #freelayla, sottoscritta da oltre 50mila persone. Anche le autorità di Dusseldorf hanno provato a bandirla e il portavoce dei gestori delle birrerie di Monaco, Peter Inselkammer, ha già fatto sapere che “Layla” non verrà suonata all'Oktoberfest, non solo per motivi di sessismo, ma anche perché la canzone “è un po' stupida”, ha affermato.

Tuttavia, “Layla” nelle ultime cinque settimane ha conquistato e mantenuto la vetta della classifica dei singoli tedeschi e ha registrato quasi 60 milioni di riproduzioni su Spotify. Nonostante le polemiche, che secondo alcuni ne stanno accrescendo la popolarità, viene suonata ovunque i tedeschi si riuniscano in gran numero per bere, dai locali notturni nelle isola Baleari ai festival estivi in ​​Germania. La canzone - riferisce il Times di Londra - ha anche creato imbarazzo nel gruppo Lgbtq del Partito Socialdemocratico, meglio noto come SpdQueer, dopo che la hit è partita accidentalmente dal suo carro durante il gay pride di Stoccarda. Il gruppo ha subito promesso un’indagine interna e ha condannato “ogni forma di musica sessista o misogina”.

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Altri politici si sono detti contrari alla censura, come Marco Buschmann, il ministro della Giustizia tedesco, il quale ha scritto su Twitter: “Non devono piacere i testi delle canzoni. Si possono persino trovarli stupidi o provi di gusto. Ma proibirli ufficialmente va troppo oltre”. Anche Heinz Buschkowsky, anche lui esponente dell'Spd ed ex sindaco distrettuale di Berlino, ha liquidato i critici definendoli “nani da giardino” che “si arrabbiano per i testi pop invece che pensare alle gravi crisi di oggi”. 

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