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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Dall'Europa all'Iran per aiutare i poveri: condannato a 40 anni e 74 frustate

Il cooperante accusato di spionaggio viene usato da Teheran come "merce di scambio" per liberare il terrorista Assadollah Assadi, condannato in Belgio

Una pena sproporzionata e disumana. Il cooperante belga Olivier Vandecasteele, agli arresti in Iran dallo scorso 24 febbraio, è stato condannato a 40 anni di carcere e 74 frustate. Il verdetto è stato confermato da Teheran dopo che per diverse ore le uniche notizie che si avevano dell'uomo con alle spalle decenni di esperienza in scenari di crisi internazionale provenivano dai media iraniani. I capi di imputazione sono "spionaggio per servizi di intelligence stranieri" e responsabilità in azioni "contro l'Iran". 

L'iniziale silenzio dei canali ufficiali e le notizie sulla condanna hanno portato alla convocazione dell'ambasciatore di Teheran a Bruxelles. Il governo belga, oltre alla comprensibile richiesta di chiarimenti al diplomatico iraniano, si è visto costretto ad agire dopo gli appelli della famiglia dello stesso Vandecasteele, che ha chiesto all'esecutivo di fare il possibile per liberare il cooperante. Come riportato dal giornale belga De Standaard, Vandecasteele viene utilizzato dalle autorità iraniane come merce di scambio per liberare il terrorista Assadollah Assadi, condannato in Belgio.

Assadi, uomo legato ai servizi segreti iraniani in carcere dal 2018, è stato condannato a 20 anni di detenzione per aver pianificato un attentato a Parigi contro una riunione di oppositori iraniani. "Il complotto del terrore è stato svelato nel nostro Paese", sottolinea la stampa belga.

Vandecasteele lavora da oltre 15 anni per organizzazioni umanitarie internazionali, tra cui Médecins du Monde, Norwegian Refugee Council e Relief International. Ha svolto missioni in India, Afghanistan e Mali. Nel 2015 è diventato direttore delle operazioni in Iran del Norwegian Refugee Council e nel 2020 ha assunto lo stesso ruolo per Relief International. Tra le altre cose, l'uomo si è occupato della distribuzione di aiuti umanitari durante la pandemia di Covid-19.

Dopo l'arresto per spionaggio, Vandecasteele ha trascorso 10 mesi in isolamento. I problemi di salute dovuti alla prigionia sono stati documentari da una recente visita dell'ambasciatore belga a Teheran che ha affermato di aver trovato l'uomo estremamente magro. Vandecasteele ha dichiarato di essere stato costretto a partecipare a quello che probabilmente era un finto processo. È stato filmato per ore mentre appariva ammanettato. Inizialmente condannato a 28 anni di carcere senza avere neanche la possibilità di scegliersi un avvocato, Vandecasteele ha ora ricevuto una seconda condanna che porta il totale della detenzione da scontare a 40 anni, ai quali è stata aggiunta la pena corporale di 74 frustate. 

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Secondo la famiglia, Vandecasteele si è "profondamente disperato" quando ha saputo che il trattato di scambio di prigionieri con l'Iran è stato sospeso. La Corte Costituzionale belga impedisce infatti lo scambio tra lui e il terrorista iraniano perché i giudici temono che quest'ultimo possa sfuggire alla pena in Iran. La Corte costituzionale dovrà prendere una decisione definitiva sul trattato entro marzo.

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