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Giovedì, 25 Aprile 2024

Alfonso Bianchi

Giornalista

In Italia, a quanto pare, la vera minaccia per l'ambiente è Jovanotti

La prossima volta che Greta Thunberg verrà in Italia, il Friday For Future lo organizzerà sotto casa di Jovanotti. È lui il vero nemico dell'ambiente nel nostro Paese, un Montgomery Burns con la barba che sta distruggendo l'ecosistema della nostra meravigliosa terra. Se nei nostri mari ci saranno pesci con tre occhi come a Springfield sapremo a chi dare la colpa: a quel maledetto. Da quando ha lanciato i suoi Jova Beach Party non si parla d'altro, tra gli italiani gli ambientalisti sono spuntati come i funghi dopo un acquazzone autunnale, e si stanno scagliando in massa contro questo impostore che vuole solo farsi pubblicità con l'ambientalismo per vendere più biglietti.

È greenwashing! Ormai abbiamo pure imparato che vuol dire sta parola che prima pensavamo fosse il nome di qualche prodotto per lavare le stoviglie o i vestiti: con il greenwashing piatti splendenti senza sforzo. Interventi sui giornali, servizi televisivi, proteste delle associazioni ambientaliste, infiniti post su Facebook e simili (che poi vabbè, i social ci hanno rovinato, che pure zia Esterina diventa un'esperta di qualsiasi cosa e deve dire la sua sulla qualunque tra una foto con gli angioletti che dicono buongiorno e una coi gattini che danno la buonanotte agli amici di Facebook, ma vabbè, quello è un altro discorso).

E intanto per far fronte alla crisi causata dalla guerra in Ucraina il governo ha deciso di prolungare la vita delle centrali a carbone. No dico, le centrali a carbone, roba che già nel Rinascimento si pensava di chiuderle perché inquinano troppo. In alcuni programmi elettorali si parla anche di un ritorno delle centrali nucleari, nelle nostre città c'è talmente tanto smog che la nebbia pare ci sia pure a Palermo (il traffico è il vero problema, lo diceva anche Dante in Johnny Stecchino), le industrie con le loro emissioni e i loro sversamenti stanno creando un disastro ma no, il problema sono i Jova Beach Party che addirittura, a quanto pare, disturbano le tartarughe che devono fare le uova.

No perché le tartarughe le uova le devono deporre proprio il giorno del concerto, e dove Jovanotti canta ovviamente, lo sanno tutti. Un tempo erano le stagioni e dettare a questi meravigliosi animali quando accoppiarsi, adesso sono gli annunci degli show di Lorenzo Cherubini. O ragazze domani sta Jova a Follonica, stanotte copuliamo col primo che passa e poi andiamo tutte deporre le uova lì, basta co' 'sta Sicilia o 'sta Grecia, andiamo dove ci sta un po' di musica.

Ma si può parlare di questo per settimane? Cioè, va bene criticare la cosa, ma poi a un certo punto basta, chi pensa che sia tutta una messa in scena la boicotti e non se ne parla più. Che poi sono anni che Jovanotti fa il tipo alternativo, ora è pure vegetariano a quanto pare e ci fa i video in cui ci spiega le proprietà depurative della curcuma per il nostro organismo e cose del genere. Poi va sul palco vestito tipo un artista a Woodstock, che sembra Janis Joplin o Jimi Hendrix, ma canta È per te o Sei come la mia moto. Vabbè, apposto, a chi piace se lo andrà a sentire, a chi gli fa cagare resta a casa. Ma insomma, dedichiamo la stessa energia a dibattere i veri problemi della nostra sciagurata nazione, quelli ambientali e non solo, che ce ne sono già tanti. E anche molto più pressanti.

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