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Venerdì, 19 Aprile 2024
La mattanza / Svezia

Un lupo su cinque ucciso in un solo mese: la Svezia nel mirino della Commissione europea

Bruxelles ha avviato una procedura di infrazione contro il Paese scandinavo. Gli scienziati: a rischio sopravvivenza della specie

Cinquantaquattro lupi sono stati abbattuti nell'ultimo mese in Svezia. Altri ventuno saranno uccisi entro il 15 febbraio. Potrebbero sembrare numeri bassi, se non fosse che nel Paese la popolazione di questi animali a inizio anno era di 460 unità. In sostanza, quasi un lupo su cinque scomparirà dalla Svezia al termine della campagna di abbattimenti decisa dal governo. Una "strage" secondo ambientalisti e scienziati, che potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza della specie. E che ha portato a un braccio di ferro legale tra Stoccolma e Bruxelles, con la Commissione europea che ha avviato una procedura di infrazione.

La vicenda è iniziata qualche settimana fa, quando il governo neo-eletto di centrodestra, sotto la pressione degli agricoltori, ha avviato la più grande caccia ai predatori della sua storia recente. La misura adottata è fortemente contestata da scienziati e ong, che sostengono che l'abbattimento minacci la sopravvivenza della specie, già vulnerabile. I cacciatori sostengono che l'abbattimento sia necessario per limitare la crescita della popolazione di lupi, che a loro parere rappresenta una minaccia per le zone rurali dove più di 340 pecore sono state uccise nel 2021 dai predatori. Ma la portata della campagna di abbattimento di quest'anno ha allarmato gli ambientalisti, dato che potrebbe avere conseguenze negative a lungo termine.

Gli scienziati sostengono che almeno 500 lupi sono necessari per sostenere una popolazione sana in Svezia e in Finlandia, mentre l'Agenzia svedese per la protezione dell'ambiente ha stabilito che almeno 300 sono necessari per evitare la riproduzione consanguinea dannosa. Il parlamento svedese ha votato per limitare la popolazione di lupi a 270, mentre l'Associazione dei cacciatori svedesi vuole abbassare ulteriormente il limite a 150 animali.

La Svezia ha un rapporto complicato con i suoi lupi, che sono ancora visti come una minaccia per gli allevatori. La sua storia è segnata da una drastica riduzione del numero di lupi a partire dal 1789, quando fu approvata una legge che autorizzava i cittadini comuni a cacciare. Ciò ha portato alla decimazione delle popolazioni di cervi e alci, spingendo i lupi a depredare maggiormente il bestiame e lo Stato a pagare una taglia per ogni lupo ucciso. La popolazione si è ridotta sull'orlo dell'estinzione e il predatore è stato dichiarato specie protetta negli anni '60. I numeri hanno ripreso a crescere 20 anni dopo, quando tre lupi della popolazione russo-finlandese sono migrati nella Svezia centrale.

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