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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Marine Le Pen diventa allevatrice di gatti. E promette: "Porterò i miei sei mici all’Eliseo"

La leader dell'estrema destra ha una passione per questi animali, ma per i suoi critici è solo un modo per apparire più presentabile all'elettorato

La politica non è l'unica professione (e passione) di Marine Le Pen. La leader dell'estrema destra francese adesso è anche un'allevatrice di gatti professionista, con tanto di diploma. E se con il suo Rassemblement National dovesse vincere le elezioni, è intenzionata a portare all’Eliseo, la residenza dei presidenti d’oltralpe, i suoi sei gatti.

Come ricorda il Telegraph, da tempo si conosce l’amore di Le Pen per i felini: anni fa, ad esempio, aveva dichiarato che “sono animali straordinariamente intelligenti. Forniscono profonda gioia, mi consolano e mi danno enorme dolcezza in questo mondo brutale”. L’anno scorso si scoprì che gestiva un profilo Instagram, chiamato “I Gatti Mascherati”, dove postava decine di foto dei suoi compagni a quattro zampe: una volta che si seppe la cosa, cambiò il nome dell’account in “I Gatti Smascherati”. Perfino i suoi assistenti la chiamano “mamma dei gatti”. Ma è stato durante i lockdown imposti dalla pandemia che la 53enne francese ha portato la sua passione per i felini al livello successivo conseguendo un diploma da allevatrice, che la qualifica per lavorare con questi soffici animali domestici. “Sono diventata un’allevatrice di gatti”, ha detto adesso all’emittente Rtl svelando la cosa. “È una passione. Si può fare politica mentre si ha un lavoro, o trasformare una passione in una professione”, ha aggiunto.

In passato si era spinta a dire che “potrei mollare tutto e fare qualcos’altro. Come allevare gatti”. Ma Le Pen ha recentemente ridimensionato questi propositi, rassicurando che non intende lasciare la politica: “Continuerò a fare politica e avrò ancora i miei gatti”. Anzi, è piuttosto convinta di poter strappare lo scettro del potere a Emmanuel Macron il prossimo anno, nonostante tutti i sondaggi diano l’attuale inquilino dell’Eliseo come il favorito. Per alcuni, questo amore pubblico per i felini sarebbe solo l’ennesima trovata di Le Pen per mostrarsi meno radicale e “impresentabile” agli elettori. In ogni caso, se vincesse lei sarebbe la prima volta che un presidente porta dei gatti nella residenza, dato che finora quest’ultima ha ospitato solo cani: tra i più illustri il labrador Nemo di Macron, il chihuahua Big di Nicolas Sarkozy e il maltese Sumo di Jacques Chirac.

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