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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Sui migranti tensione sempre più alta tra Parigi e Londra. Macron: "Johnson poco serio"

Il ministro dell'Interno francese annulla l'incontro con la controparte del Regno Unito dopo che il premier britannico ha chiesto alla Francia (via tweet) di riprendersi le persone arrivate in Inghilterra in maniera irregolare

Se qualcuno pensava che l'ennesima tragedia dei migranti, con la morte di 27 persone affogate nel tentativo di attraversare il Canale della Manica, avesse convinto gli Stati europei a unirsi per provare a trovare una soluzione al problema, rimarrà deluso. Dopo l'ennesima strage in mare la tensione tra Francia e Regno Unito è più che mail alle stelle, e i due Paesi continuano con lo scambio di attacchi e a rimbalzarsi le responsabilità della situazione.

Il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin ha annullato l'incontro previsto per domenica a Calais con l'omologa britannica, Priti Patel, dopo che Boris Johnson ha scritto ad Emmanuel Macron, una missiva giudicata dalle autorità di Parigi come "inammissibile e contraria a un colloquio tra omologhi". Nel documento, che Johnson ha pubblicato su Twitter, si chiedeva alla Francia di "riprendersi" i migranti che tentano la traversata del Canale della Manica. "Sono sorpreso da metodi che non sono seri. Non si comunica tra dirigenti su questioni del genere via tweet o per lettere pubbliche", ha detto il presidente della Repubblica francese, rivendicando che Parigi "da lungo tempo si assume la propria responsabilità in materia migratoria”.

Il portavoce ufficiale del governo francese, Gabriel Attal, ha definito la lettera "mediocre in termini di contenuto e del tutto inappropriata per quanto riguarda la forma". Attal ha detto a Bfm Tv che la missiva era "mediocre perché non rispetta tutto il lavoro che è stato fatto dai nostri guardacoste, polizia, gendarmi e equipaggi delle scialuppe di salvataggio”, e perché “in pratica propone un accordo di 'trasferimento' dei migranti, che chiaramente non è quello che è necessario per risolvere questo problema” delle morti in mare. "Siamo stanchi di questo doppio discorso e dell'esternalizzazione dei problemi", ha aggiunto, sostenendo che "ciò di cui abbiamo bisogno è che gli inglesi inviino funzionari dell'immigrazione in Francia per esaminare qui, sul territorio francese, le richieste di asilo nel Regno Unito".

La Gran Bretagna dal canto suo ha chiesto di "riconsiderare" la decisione di annullare l'incontro sulla crisi dei migranti. Il ministro dei Trasporti britannico, Grant Shapps, difendendo la lettera ha sostenuto che "la proposta è stata fatta in buona fede", invitando la Francia a "lavorare a stretto contatto" sostenendo che la cooperazione "è nell'interesse di tutti". Alla domanda se Johnson si fosse pentito di aver inviato la lettera e di averla postata su Twitter, un portavoce di Downing Street ha risposto: “No. Come ha affermato lo stesso premier, sia lui che Macron condividono il riconoscimento dell'urgenza della situazione”.

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