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Sabato, 20 Aprile 2024
Migranti / Paesi Bassi

Neonato di 3 mesi muore in campo profughi, lo avevano fatto dormire all'aperto

Indagine in corso sul decesso del piccolo in una struttura olandese in cui vengono accolti migranti in condizioni che le Ong definiscono "disumane"

Ennesima tragedia legata all'accoglienza dei migranti in Europa. La polizia olandese sta indagando sulla morte di un neonato di tre mesi avvenuta in un rifugio improvvisato per richiedenti asilo nei Paesi Bassi. Centinaia di persone sono state lasciate a dormire all’aperto e in condizioni che le Ong umanitarie hanno definito “disumane". Il minore è deceduto mercoledì mattina a Ter Apel, un villaggio nel Nord-Est dell’Olanda che da diversi anni ospita il centro di permanenza dei richiedenti asilo. Le strutture di Ter Apel sono finite più volte nel mirino per le condizioni precarie in cui sono costretti a vivere in migranti, tanto che in diversi comuni dell’Olanda sono sorti altri centri di accoglienza più ‘umani’. Al momento del decesso il bambino si trovava in una struttura sportiva che era stata convertita in un campo di emergenza dopo che il principale centro profughi della zona aveva esaurito i posti letto a disposizione.

Il ministro per l'Asilo e la migrazione, Eric van der Burg, si è detto "profondamente scioccato" dalla morte del piccolo, ma le autorità non hanno fornito ulteriori dettagli sulle circostanze che hanno portato al decesso. Di certo avranno influito le condizioni di vita del bambino, che si trovava nel gruppo di circa 700 persone lasciare dormire fuori dalla struttura principale di accoglienza che normalmente ospita i richiedenti asilo in attesa di una risposta delle autorità.

L'Olanda avrà centri per i rifugiati nelle navi da crociera al largo della costa

L'incidente ha messo in luce le condizioni sempre più terribili per i richiedenti asilo nei Paesi Bassi, dove la crisi abitativa, lo spazio insufficiente per i rifugi e le carenze di personale ridotto hanno prodotto una pericoloso mix. Migliaia di rifugiati vivono ora in centri di emergenza come tendopoli, palestre e sale per eventi. La situazione è così critica, affermano le agenzie umanitarie, che un gruppo per i diritti dei rifugiati ha citato in giudizio il governo olandese. La Croce Rossa ha anche iniziato a fornire assistenza ai richiedenti asilo a Ter Apel per sopperire alle mancanze del personale olandese, mentre l’ong Medici senza frontiere ha iniziato a offrire assistenza medica e psicologica.

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