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Lunedì, 15 Aprile 2024
Pandemia

"Entro marzo il 50% degli europei potrebbe essere infettato da Omicron"

Lo ha dichiarato il direttore dell'Oms Europa citando una previsione dell'Institute for Health Metrics and Evaluation

"Oltre il 50% della popolazione" europea "sarà infettata da Omicron entro le prossime sei-otto settimane". Lo ha detto il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, citando previsioni dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme).

La regione europea, ha spiegato Kluge durante una conferenza stampa, "ha registrato oltre 7 milioni di nuovi casi di Covid segnalati nella prima settimana del 2022, più che raddoppiati in un periodo di due settimane". Al 10 gennaio, "26 Paesi hanno segnalato che oltre l'1% della loro popolazione si è ammalata ogni settimana", ha aggiunto, e i dati suggeriscono che "a questo ritmo" da qui a inizio marzo 1 europeo su 2 potrebbe venire infettato dalla nuova variante Omicron, "anche persone che sono state precedentemente infettate o vaccinate".

Per Kruge, la risposta alla pandemia passa dai vaccini: "Prendiamo l'esempio della Danimarca, dove i casi di Omicron sono esplosi nelle ultime settimane: il tasso di ospedalizzazione per Covid-19 nei pazienti non vaccinati è risultato 6 volte superiore ai vaccinati nella settimana di Natale. E i dati del sistema di sorveglianza ostetrica del Regno Unito mostrano che il 96% delle donne in gravidanza ricoverate in ospedale con sintomi di Covid-19 tra maggio e ottobre 2021 non era vaccinato, una su 3 ha avuto bisogno di supporto respiratorio".Ecco perché Kluge tiene a "ribadire che i vaccini attualmente approvati continuano a fornire una buona protezione contro malattie gravi e morte, anche per Omicron".

Per quanto riguarda le misure che sempre più Paesi stanno prendendo per ridurre i periodi di quarantene e isolamento, il direttore dell'Oms Europa sostiene che tali provvedimento vanno presi "in combinazione con test Covid-19 negativi e solo se ritenuti fondamentali per preservare la continuità dei servizi essenziali". "Qualsiasi decisione in tal senso deve essere presa con un'attenta valutazione dei rischi e dei benefici", conclude.

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