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Giovedì, 28 Marzo 2024
La denuncia / Bulgaria

Polizia spara a migrante che cerca di passare il confine: il video che incastra la Bulgaria

Un video documenta l'episodio ma Sofia nega il coinvolgimento dei suoi agenti, in passato sono stati documentati episodi di violenza sui rifugiati ma mai con armi da fuoco

La polizia bulgara è stata accusata di aver sparato a un rifugiato che cercava di attraversare il suo confine per entrare nell'Unione europea. A incastrare il Paese sarebbe un video in cui si vede un giovane siriano che viene colpito da un proiettile al confine con la Turchia. Le immagini sono state girate a ottobre ma sono emerse soltanto adesso e mostrano il momento in cui un giovane rifugiato viene colpito e gravemente ferito da un proiettile sparato dal confine bulgaro, mentre si trova ancora sul lato turco. In passato sono state documentate violenze e respingimenti di migranti da parte della polizia ai confini esterni dell'Ue, ma è la prima volta che qualcuno venga addirittura ferito con colpi di arma da fuoco.

Un'indagine congiunta di diversi giornali europei tra cui il Times, Sky News, e Domani, coordinati da Lighthouse Reports, ha rilevato che i colpi sono stati sparati dal lato bulgaro del confine contro rifugiati disarmati. La vittima siriana della sparatoria, Abdallah El Rustum Mohammed, 19 anni, aveva tentato più volte di attraversare il confine ma ogni volta era stato respinto dalla polizia bulgara. Dopo diversi respingimenti il 3 ottobre un confronto tra i rifugiati in Turchia e la polizia di frontiera in Bulgaria avrebbe portato i primi a lanciare pietre oltre la recinzione ed è a quel punto che le autorità bulgare avrebbero iniziato a sparare. "Hanno sparato due volte in aria e poi hanno iniziato a sparare proprio davanti a noi a terra", ha raccontato Abdallah. "Poi mi hanno colpito sparandomi direttamente". Il giovane è stato portato in ambulanza in un ospedale di Kirklareli, in Turchia, dopo aver perso i sensi. Secondo il referto il proiettile ha attraversato la mano ed è entrato nel petto, fermandosi a solo un centimetro dal cuore.

La Bulgaria ha ammesso che i suoi agenti erano presenti sul luogo della sparatoria ma ha negato che abbiano sparato anzi, il ministero degli Interni ha garantito che agli agenti è stato ordinato di non usare le armi in territorio turco. Tuttavia, ulteriori prove messe insieme da Lighthouse Reports e dai suoi partner hanno dimostrato che gli spari dovevano provenire dalla parte bulgara. Steven Beck, un esperto di audio forense specializzato nell'analisi dei colpi d'arma da fuoco, ha dichiarato che le onde sonore hanno mostrato che il colpo è stato sparato direttamente verso i richiedenti asilo. Le immagini satellitari del confine, abbinate al filmato, mostrano un piccolo edificio sul lato bulgaro del confine, che la Bulgaria ha confermato essere utilizzato dalla sua polizia di frontiera. Un altro filmato, girato pochi istanti prima della sparatoria, mostra due uomini in uniforme accanto a una Range Rover che corrisponde a quelle della polizia di frontiera bulgara.

Il Paese balcanico, che spera in un ok alla sua adesione all'area Schengen, ha ricevuto 320,5 milioni di euro di finanziamenti Ue tra il 2015 e il 2020 per aiutare a gestire la migrazione al confine con la Turchia. Anche gli agenti dell'agenzia comunitaria di frontiera Frontex sono di stanza in Bulgaria. Il ministero degli Interni del Paese afferma che quest'anno più di 150mila persone hanno tentato di attraversare il confine turco, più del triplo rispetto al 2021.

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