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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Putin: "Siamo pronti ad armare i nostri alleati". E scrive al dittatore Kim Jong-un

Il leader del Cremlino: "Disponiamo dei più moderni tipi di armi". E tende la mano alla Corea del Nord: "Ampliare le relazioni bilaterali"

Il presidente russo Vladimir Putin torna a mostrare i muscoli al mondo, provando a rilanciare i suoi legami con Paesi dell'America Latina, dell'Asia e dell'Africa. E dicendosi pronto a offrire armi moderne ai suoi alleati. Lo fa nel corso della cerimonia di apertura del forum "Army-2022", che si svolge vicino Mosca, e in contemporanea con le indiscrezioni emerse su diversi media internazionali secondo cui il leader del Cremlino e il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un, avrebbero concordato di rafforzate le relazioni bilaterali.

"Siamo pronti a offrire ai nostri alleati i più moderni tipi di armi, dalle armi leggere ai veicoli corazzati e all'artiglieria per combattere l'aviazione e i veicoli aerei senza pilota", ha detto Putin, secondo quanto riporta l'agenzia Reuters. Il leader russo, secondo quanto scrive la Tass, agenzia stampa di Mosca, "ha ringraziato i produttori di armi russi per il loro lavoro a beneficio del Paese". La Federazione Russa, ha sottolineato, "invita i suoi alleati e partner al comando di stato maggiore e ad altre esercitazioni militari".

"Il popolo russo - continua Putin  - è orgoglioso del proprio esercito e della propria marina; i soldati della Federazione Russa e i combattenti del Donbass stanno compiendo onorevolmente il loro dovere durante l'operazione militare speciale, combattendo per la Russia e il mondo nel Dpr e Lpr". La Russia, ha sottolineato il leader del Cremlino, "ha molti alleati e persone che la pensano allo stesso modo in diversi continenti che non si piegano a chi esercita un'egemonia". Putin, infine, "ha annunciato la necessità di rispondere duramente ai tentativi di falsificare la storia, di contrastare neonazismo, russofobia e razzismo".

Il discorso del presidente russo era stato in qualche modo anticipato dalle notizie riportate su diversi quotidiani internazionali, secondo cui Mosca starebbe cercando di rafforzare le relazioni bilaterali con la Corea del Nord. Stanto a quanto riportato dalla Kcna, agenzia di stampa statale di Pyongyang, Putin avrebbe scritto una lettera al diattatore Kim Jong-un nel giorno della liberazione della Corea del Nord, che si celebra il 27 luglio, affermando che i due Paesi "amplieranno le relazioni bilaterali globali e costruttive attraverso sforzi comuni". Nella missiva il leader russo ha spiegato che legami più stretti sarebbero nell'interesse di entrambi i Paesi e contribuirebbero a rafforzare la sicurezza e la stabilità della penisola coreana e della regione asiatica nord-orientale.

Altre fonti, riportano una lettera di risposta dello stesso Kim Jong-un, il quale, rivolgendosi a Putin, avrebbe concordato sulla necessità di un legame più stresso tra Mosca e Pyongyang, augurando al leader del Cremlino "buona salute e successo nel suo lavoro responsabile per difendere la sovranità e gli interessi del suo Paese e del suo popolo". Lo scambio epistolare, in altre parole, prefigura un patto che potrebbe aggiungere altri motivi di tensione nel già agitato fronte asiatico, dove la Cina ha ripreso le sue esercitazioni militari intorno a Taiwan.  

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