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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Regno Unito

Gli scienziati rassicurano Johnson: anche senza piano B i casi scenderanno

Più soldi agli ospedali, terza dose, e vaccino obbligatorio agli operatori sanitari. Così il Regno Unito punta a evitare il ritorno delle mascherine e il Green Pass per andare nei locali

Niente panico, non c'è bisogno di nessun piano B nel Regno Unito, i casi scenderanno comunque anche senza introdurre di nuovo le mascherine nei luoghi affollati, lo smart working o il passaporto vaccinale per andare al ristorante e nei luoghi pubblici al chiuso. Se il governo di Boris Johnson, nonostante gli appelli dei medici del Paese, non ha intenzione di tornare indietro rispetto alla decisione di annullare tutte le restrizioni dovute alla pandemia di coronavirus, è perché i dati a disposizione dell'esecutivo sarebbero più che rassicuranti.

Previsioni ottimistiche

Un modello della London School of Hygiene and Tropical Medicine, suggerisce che i casi raggiungeranno presto un picco per poi scendere vertiginosamente nei mesi invernali, anche senza il piano B. Il Telegraph, giornale conservatore e da sempre schierato per la linea morbida sulle restrizioni, afferma di che anche altre previsioni viste dal governo hanno mostrato cali imminenti, con esperti che indicano che i casi potrebbero scendere a circa 5mila al giorno prima di Natale. “Ciò che suggeriscono le previsioni è che anche senza il piano B, dovremmo aspettarci di vedere il numero dei casi scendere abbastanza rapidamente nelle prossime settimane. Se corretto, il Natale dovrebbe vedere il numero più basso di casi di Covid da fine maggio/inizio giugno anche senza ulteriori restrizioni”, ha affermato Paul Hunter, professore di Medicina all'Università dell'East Anglia. Secondo lo scienziato “alla fine il Covid diventerà un'altra causa del comune raffreddore. Una volta che sei stato vaccinato e hai avuto l'infezione un paio di volte, sarà quasi sempre asintomatica o avrà sintomi come il raffreddore".

Pressioni sul governo

Il governo però è sotto pressione affinché scelga il ritorno delle restrizioni, seppur minime, dopo che i casi giornalieri sono aumentati oltre i 50mila la scorsa settimana, mentre i ricoveri ospedalieri sono aumentati a più di mille, anche se ieri poi, per la prima volta in 12 giorni, i contagi sono scesi sotto i 40mila in 24 ore, con 72 decessi legati alla malattia. Per non tornare indietro rispetto alla strada della totale libertà, inaugurata lo scorso 19 luglio, Johnson punta sulla terza dose del vaccino, su un ulteriore programma di investimenti per l'Nhs, la sanità pubblica, e pensa all'obbligatorietà delle dosi per tutti gli operatori sanitari, cosa che al momento non è ancora i vigore nel Regno Unito.

Più investimenti e 'booster jab'

Il Cancelliere dello Scacchiere (il ministro delle Finanze britannico), Rishi Sunak ha annunciato che nella revisione del bilancio di mercoledì ci saranno 5,9 miliardi per far fronte ai problemi dell'Nhs, che non riesce a smaltire tutte le richieste di visite mediche, e per farlo il pacchetto include 2,3 miliardi di sterline per migliorare i servizi diagnostici, con 100 centri in tutta l'Inghilterra che dovrebbero rendere più facile per i pazienti ottenere test e esami clinici (anche se 44 di questi erano già stati annunciati). Il ministro spera anche di ridurre i tempi di attesa spendendo 1,5 miliardi di sterline per aumentare il numero dei letti e costruire nuovi "centri chirurgici" per interventi e operazioni. Londra sta provando poi a spingere la campagna di vaccinazione per la terza dose, che ora è disponibile per tutti gli over 50. in Inghilterra più di 5 milioni di persone hanno avuto il “booster jab” da quando il programma è partito il mese scorso, circa 7,5 milioni di persone sono già state invitate a fare la terza iniezione e altri due milioni riceveranno l'invito questa settimana.

Vaccino a medici e infermieri

Infine il Segretario di Stato alla Salute, Sajid Javid, ha paventato l'introduzione dell'obbligo di vaccinazione per tutti i medici e gli infermieri del Paese, cosa che al momento, a differenza di gran parte delle nazioni europee, nel Regno Unito non c'è ancora e gli unici che devono necessariamente fare la dose sono gli operatori delle case di riposo. “Se prendiamo ad esempio l'assistenza sociale ci accorgiamo che quando abbiamo annunciato l'obbligatorietà, abbiamo assistito a un'impennata assoluta del numero di assistenti sociali che hanno accettato l'iniezione”, ha detto Javid. Ma l'opposizione si è schierata contro l'idea. Il leader del Labour, Keir Starmer, ha detto di non voler rischiare “che migliaia di persone possano perdere il lavoro”, in quanto non vaccinati. A suo avviso il problema non è negli ospedali, ma “nelle scuole dove non si vaccina ancora abbastanza”.

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