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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Non vi tireremo fuori dalla m…a”: la risposta al Regno Unito del sindacato dei camionisti olandesi

Londra vuole offrire agli europei permessi di lavoro per colmare la carenza di manodopera fino a Natale. Ma il sindacalista non ci sta e la sua intervista diventa virale

Per risolvere la crisi di approvvigionamenti alimentari e scongiurare il rischio che le pompe di benzina restino a secco, il governo britannico sta considerando l’ipotesi di rilasciare permessi di lavoro di tre mesi per aiutare il Paese a superare le difficoltà entro le feste di Natale. La speranza di Londra è che i camionisti dei Paesi Ue vadano nel Regno Unito a colmare la carenza di lavoratori lasciata dalla Brexit. Ma i camionisti europei non sembrano per nulla entusiasti di questa prospettiva.

“I lavoratori dell'Ue con cui parliamo non andranno nel Regno Unito con un visto di lavoro a breve termine per aiutarvi a uscire dalla m…a in cui vi siete cacciati”, ha detto senza tanti giri di parole Edwin Atema, rappresentante della Federazione sindacale dei camionisti olandesi. Intervistato dalla radio britannica Bbc 4, il sindacalista è stato immediatamente ripreso dalla giornalista che ne ha stigmatizzato “il linguaggio non ideale”, anche se “ci ha fatto capire il messaggio”. 

Il riferimento poco elegante del sindacalista olandese non è alla sola uscita del Regno Unito dall’Unione europea, ma anche a una serie di scelte di de-regolamentazione del settore dei trasporti che avrebbe creato un ambiente ostile per i lavoratori. Atema ha esordito difendendo i diritti degli autotrasportatori. “La paga - ha detto - è un elemento importante, ma non è l’unico”. “Molto prima del coronavirus e della Brexit - ha aggiunto - questo settore era già malato” perché “provato dallo sfruttamento da parte di multinazionali irresponsabili che hanno trascinato al ribasso i prezzi”. Il risultato, secondo Atema, è stato che “i camionisti hanno votato con i piedi” perché a loro “è stato offerto il paradiso, ma alla fine si è rivelato un inferno”. Di qui la fuga dal settore e l’attuale carenza di personale, resa ancora più grave dall’addio al mercato britannico della manodopera europea oggi tagliata fuori dalla Brexit. 

La mancanza di camion sulle strade britanniche, come ha ricordato oggi il giornale britannico The Independent, ha avuto un effetto a catena su numerose attività commerciali, tra cui la vendita di carburanti, cibo e altri rifornimenti essenziali. In poche ore l'appassionato sfogo di Atema è diventato virale e in tanti hanno preso la sua genuinità come un momento di verità dopo anni di propaganda sulla presunta convenienza del Regno Unito a lasciare l’Ue.

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