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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'orrore

Partite di calcio con stupro delle mogli dei perdenti, le sevizie del trafficante più crudele della Libia

L'Olanda lo ha inserito nella lista dei ricercati più pericolosi, sono orribili i racconti delle punizioni inferte ai migranti

Partite di calcio dove chi vinceva poteva stuprare le donne della squadra avversaria e chi perdeva rischiava di essere fucilato. Violenze, sequestri, omicidi e torture nei confronti dei migranti che cercavano di fuggire dalla Libia. Sono queste le accuse mosse a Kidane Zekarias Habtemariam “uno dei più crudeli contrabbandieri di esseri umani del mondo" scappato a febbraio da una prigione in Etiopia e che ora è ricercato anche dalla polizia olandese.

La sua storia è stata raccontata da Meron Estefanos, attivista per i diritti umani e presentatore radiofonico, durante il suo programma Radio Erena nel quale i rifugiati parlano delle loro esperienze nei centri di detenzione in Libia o nella traversata per arrivare in Europa.

Kidane è considerato nell’ambiente come il re della città libica di Bani Walid conosciuta come “la città fantasma” a causa del gran numero di migranti che scompaiono senza lasciare traccia o vengono assassinati. Secondo le Nazioni Unite è in questo luogo che le milizie libiche venderebbero gli africani come schiavi agli agricoltori. Le torture alle quali in questa zona i migranti sono sottoposti sono atroci, le donne vengono regolarmente abusate dalle guardie, le milizie non danno loro da mangiare e in tanti sono obbligati a chiamare genitori o parenti per supplicarli di inviare più soldi, mentre vengono picchiati con fili elettrici.

Tra i trafficanti Kidane è sicuramente il più cattivo, ma anche il più scaltro, per anni le autorità non hanno avuto foto di lui perché a differenza di altri scafisti non aveva profili in nessun social media, al contrario di molti contrabbandieri che condividono lì numeri con i potenziali clienti. Secondo la procura olandese “le sue vittime sono sottoposte a gravi pestaggi, sequestri, stupri, e privazione di libertà” tra loro “molti non sopravvivono al viaggio verso l’Europa, e se ce la fanno ad arrivare in Olanda, lui estorce loro denaro facendo pagare per il prossimo membro della famiglia che viaggia verso l’Europa”. Tra le tante atrocità commesse il trafficante si divertiva a dividere le sue vittime in squadre per giocare a calcio, sparando coloro che sbagliavano i tiri in porta e permettendo ai vincitori di violentare le donne dell’équipe avversaria.

Keidane è inoltre accusato di essere uno degli organizzatori del naufragio avvenuto nell’aprile del 2015 a largo di Malta, in cui morirono oltre 750 persone, tra cui il quattordicenne maliano che viaggiava con la pagella che la mamma gli aveva cucito nel giubbotto, diventato uno dei simbolo delle morti dei migranti in mare.  Estefanos ha sottolineato che anche in questa occasione il trafficante ha dato prova della sua disumanità. "Dopo un incidente del genere, i parenti contattano sempre il trafficante di persone per sapere se i loro figli erano a bordo della nave affondata. I contrabbandieri spesso aiutano nell'identificazione. Ma Kidane, dopo quanto accaduto, ha semplicemente cambiato il suo numero e si è assicurato che fosse irraggiungibile".

Come racconta  il giornale olandese Nrc l’uomo è stato arrestato nel marzo del 2020, mentre si trovava in un casinò con un altro contrabbandiere chiamato Goitom, dopo esser stato riconosciuto da Fuad Bedru, una delle sue ex vittime. All’arrivo della polizia il trafficante ha tentato di corrompere gli agenti e Bedru offrendo loro 500 dollari in cambio della libertà, ma la trattativa non è andata a buon fine ed è stato portato in carcere, spiega. Ma nel febbraio di quest'anno, Kidane è andato in bagno prima dell'inizio di un'udienza. si è tolto la tuta arancione ed è uscito in abiti civili, accompagnato dalla sua guardia, facendo perdere le sue tracce. "Ha pagato qualcuno 10 milioni di birr etiopi (200mila euro)", dice Estefanos. "Sapevamo che ci avrebbe provato. E ora non c'è più". Kidane è stato condannato all'ergastolo in contumacia. Il suo compagno Goitom è in custodia, ma si teme che anche questo non durerà a lungo.

Secondo Estefanos la reazione dei Paesi Bassi sarebbe arrivata tardi e non per le giuste motivazioni, ritiene che la protezione dei rifugiati dai contrabbandieri sia solamente una scusa “ma la realtà è che stanno dando la caccia ai contrabbandieri perché molti rifugiati stanno chiedendo asilo. Allo stesso tempo, l'Europa sostiene la guardia costiera libica e i respingimenti. Questa è la stessa guardia costiera che rimanda i rifugiati nei centri di detenzione e quindi collabora con gli stessi trafficanti. Sono un sacco di interessi contrastanti".

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