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Martedì, 23 Aprile 2024
Guerra alimentare

Treni verso Nord e navi da guerra come scorta nel Mar Nero, il piano per esportare il grano ucraino

Arrivato in Lituania il primo carico di cereali dal Paese in guerra, dove sono bloccati 20 milioni di tonnellate di merce

Il primo treno di grano ucraino è arrivato in Lituania dopo che il governo di Vilnius ha annunciato un piano per aggirare lo stop russo alle esportazioni agricole. Il blocco ai preziosi carichi di grano e cereali dell’Ucraina, tra i primi fornitori cerealicoli a livello mondiale, è un effetto collaterale della guerra che rischia a sua volta di innescare nuovi conflitti in Africa e Medio Oriente. Per questo il governo lituano, tra i più attivi a livello Ue nel sostegno a Kiev, ha messo assieme una coalizione di volenterosi per forzare il blocco di Mosca. 

Il piano prevede un'operazione di scorta navale, non gestita dalla Nato, a protezione delle navi cariche di grano in navigazione attraverso il Mar Nero. L'azione congiunta di diversi Paesi, in gestazione da settimane, richiederebbe dunque un pattugliamento di alcune parti del Mar Nero per garantire un passaggio sicuro, così come un accordo con la Turchia, alla quale spetterebbe il compito di proteggere il passaggio della navi nello stretto del Bosforo. Ma l’iniziativa per liberare l’Ucraina dallo stop imposto dalla Russia, come testimoniato dal primo carico arrivato in Lituania, prevede anche il coinvolgimento di treni lasciati passare attraverso i confini dei Paesi Ue. Tuttavia, questi sforzi potrebbero essere insufficienti a colmare le lacune dell’offerta di cereali lasciate dalla guerra in Ucraina. 

“Attualmente ci sono 20 milioni di tonnellate di grano bloccate in Ucraina”, ha denunciato questa mattina la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Forum economico di Davos. “L'esportazione abituale era di 5 milioni di tonnellate di grano al mese” mentre “ora è scesa a una quantità che varia da 200mila a 1 milione di tonnellate”, ha spiegato la presidente. Per effetto dello stop alle merci "i prezzi del pane in Libano sono aumentati del 70% e le spedizioni di cibo da Odessa non sono riuscite a raggiungere la Somalia”. Di qui l’ok di von der Leyen ad “aprire corsie di solidarietà” per far uscire le merci dal Paese "collegando i confini dell'Ucraina ai nostri porti” e “finanziando diverse modalità di trasporto in modo che il grano ucraino possa raggiungere i Paesi più vulnerabili del mondo”.

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