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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Il maxi cavo sottomarino tra Italia e Africa nella "via della seta" dell'Europa

Il progetto Medusa servirà a trasmettere dati attraverso il Mediterraneo. L'Ue l'ha inserito nel Global gateway, la strategia con cui vuole sfidare l'egemonia della Cina nel mondo

Dopo un anno e mezzo di rodaggio, e di trattative tra gli Stati membri, l'Unione europea è pronta a svelare il Global gateway, il suo piano da 300 miliardi di euro di investimenti all'estero con cui spera di fare concorrenza alla Nuova via della seta promossa dalla Cina in Africa, Asia e Sud America, ma anche nei Balcani occidentali. I progetti che l'Ue ha inserito nel Global gateway sono 70, e tra questi trova spazio un cavo sottomarino in fibra ottica che riguarderà anche l'Italia.

Medusa 

Si tratta del progetto Medusa, un maxi cavo da 7.100 chilometri che collegherà Algeria, Egitto, Marocco e Tunisia da un lato, con Cipro, Francia, Italia , Portogallo e Spagna dall'altro. Il costo dell'investimento è di 342 milioni di euro. Per capire l'importanza di questa infrastruttura (economica e geopolitica) bisogna allargare lo sguardo al resto del globo: come scrive l'Ispi, "circa il 97% del traffico internet mondiale passa attraverso i cavi sottomarini". Grazie a essi "si realizzano transazioni finanziarie pari a circa 10 trilioni di dollari al giorno" e "si uniscono fisicamente due o più Paesi, rafforzandone i legami economici, le transazioni bilaterali, lo scambio di dati e, in ultima analisi, anche i legami politici e strategici".

La sfida dei cavi sottomarini

La Cina lo sa bene, e si è lanciata in un mercato che a oggi vede il primato degli Stati Uniti, i quali controllano più della metà dei 426 cavi sottomarini per la trasmissione di dati nel globo. Nel piano China Manufacturing 2025, Pechino ha espresso chiaramente l'intenzione di arrivare a una quota di mercato del 60% entro il 2025, e per farlo ha previsto investimenti pari a 95 miliardi di dollari all'interno della sua Via della seta digitale, il braccio tecnologico della Belt and road initiative (Bri). Attraverso questi cavi, la Cina vuole aumentare il suo peso politico nei Paesi in via di sviluppo, imponendo al contempo i propri standard tecnologici a livello internazionale, "una sfida diretta in particolar modo agli Stati Uniti", scrive sempre l'Ispi. "Le due principali aziende cinesi attive nel settore sono la Hentong e Huawei Marine che hanno costruito uno dei più importanti cavi a livello internazionale, il cavo sottomarino Peace, un’infrastruttura lunga 12.000 chilometri che connette l’Europa, e in particolare la Francia, al Pakistan passando per il Golfo e il Corno d’Africa", spiega il think tank italiano.

L'Ue rincorre Usa e Cina

L'attivismo in campo digitale della Cina è un campanello d'allarme per l'Occidente, come si è visto al G7 in Cornovaglia nel 2021, quando Ue, Usa, Regno Unito e Canada si sono impegnati a mobilitare centinaia di miliardi. Gli Stati Uniti possono far leva sui loro giganti tecnologici (Google, Amazon, Facebook e Microsoft), che dal 2016 hanno incrementato gli investimenti nei cavi sottomarini. L'Europa, invece, ha un ritardo da recuperare non da poco. E il Global gateway servirà anche a questo. Ecco perché il progetto Medusa è diventato così centrale nella strategia Ue. 

A guidare l'operazione è soprattutto la Spagna con un consorzio costituito da Afr-Ix telecom (gruppo con sede a Barcellona), aziende e università locali. Il consorzio ha dato alla francese Alcatel, che fa parte della multinazionale finlandese Nokia, il compito di costuire il cavo. Secondo la Commissione europea, l'infrastruttura dovrebbe essere operativa a inizio 2025, con una prima connessione tra Barcellona, Lisbona e Marsiglia. In questo progetto, l'Italia ha un ruolo più defilato, anche se il cavo sarà importante per consolidare i rapporti commerciali con Algeria, Tunisia ed Egitto.

Gli altri progetti

Sempre in tema di cavi sottomarini per la trasmissione di dati, nel Global gateway dovrebbero trovare spazio anche un nuovo cavo attraverso il mar Nero e l'estensione di Bella, l'infrastruttura inaugurata da poco che collega Portogallo e Brasile: il nuovo investimento dovrebbe allungare la connessione a Cile e America centrale. 

Oltre al digitale, la lista dei 70 progetti dell'Ue prevede investimenti nei settore dell'energia, dei trasporti, ma anche in ambito sanitario e dell'istruzione. Guardando alle aree geografiche, 36 progetti riguardano l'Africa sub-sahariana, 14 l'America Latina e i Caraibi, 13 l'Asia-Pacifico, oltre a 7 nelle regioni del vicinato Ue. L'elenco potrebbe anche allungarsi per accogliere i progetti che altri Stati membri intendo inserire nella strategia. 

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