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Sabato, 20 Aprile 2024
La crisi

"Prezzi del gas alti anche nel 2023, Europa tagli i consumi". Ma l'Italia, per ora, resta indietro

L'allarme dell'Agenzia internazionale dell'energia. Tra i grandi Paesi Ue, i maggiori risparmi in Germania, Olanda e Polonia. In ritardo il Belpaese, male la Spagna

L'Agenzia internazionale dell'energia, nel suo ultimo report, ha ricordato che "le misure di risparmio di gas saranno cruciali in Europa" per affrontare il prossimo inverno, non solo per il rischio di una interruzione delle forniture dalla Russia, ma anche perché i prezzi dell'oro blu sono destinati a restare alti per tutto l'anno in corso e per il 2023. Un'appello all'austerity che per il momento vede i Paesi dell'Unione europea andare in ordine sparso.

Da un lato, ci sono Germania, Olanda e Polonia, che già dall'inizio del 2022 hanno impresso una stretta sul gas, in particolare nel settore industriale. È soprattutto merito loro se nei primi 7 mesi del 2022, secondo i dati Eurostat, i consumi di gas nell'Unione europea sono diminuiti del 10% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Dall'altro lato, ci sono Italia e Spagna, che sono stati finora tra i meno propensi al risparmio energetico tra i grandi Paesi energivori del blocco. Un trend, quello di Roma e Madrid, che dovrà cambiare se si vuole rispettare l'impegno sottoscritto a Bruxelles di ridurre del 15% i consumi di gas tra agosto 2022 e marzo 2023.

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Prendendo come riferimento lo scorso luglio, l'Unione europea nel complesso aveva ridotto del 10,7% su base mensile i consumi rispetto alla media degli ultimi 5 anni. La Germania aveva fatto registrare una diminuzione del 20,7%, bruciando 'soli' 3,6 miliardi di metri cubi di gas sui 20,4 miliardi consumati a luglio in tutta l'Ue. Ancora meglio l'Olanda, almeno in termini percentuali, con un calo del 27,7%. Bene anche la Polonia, con un -14,5%, e l'Austria (-17,8%), mentre la Francia si è fermata a -4,2%. Anche l'Italia, a luglio, ha ridotto i consumi del 4,9%, ma a differenza di Parigi e degli altri Paesi citati non aveva effettuato particolari tagli nei mesi precedenti e nel mese di luglio e nei primi due mesi dell'estate è risultato il Paese Ue che ha consumato più gas in assoluto. Peggio ancora la Spagna, che a luglio ha addirittura aumentato i consumi (+8,8%), replicando l'incremento registrato a giugno (10,9%). Madrid si è giustificata sostenendo che l'impennata del gas è stata causata dai problemi alle centrali idroelettriche, a loro volta determinati dalla siccità. Ma secondo diversi esperti, tra cui quelli della Commissione europea, l'incremento è stato favorito dal tetto al prezzo del gas introdotto proprio in quei mesi, che ha reso l'oro blu più economico per le imprese. 

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