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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Un maxi-gasdotto tra Catalogna e Toscana: l'Ue "adotta" il progetto per allontanare la Russia dall'Italia

Sarebbe lungo 700 chilometri e passerebbe sotto il Mediterraneo. Nell'immediato trasporterebbe gnl, nel lungo termine idrogeno verde

Da un lato, ci sono i porti più capienti d'Europa per accogliere le navi di tutto il mondo che trasportanto il gas naturale liquefatto. Dall'altro, una rete pronta ad alimentare il centro e il nord del Continente. Quello che manca è un tubo lungo 700 chilometri da costruire sotto il Mediterraneo. Ed è proprio su questo che a Bruxelles si sta valutando un progetto che fino a poco tempo fa sembrava irrealistico, e che invece potrebbe vedere la luce anche in tempi relativamente rapidi: la costruzione di un maxi-gasdotto che colleghi la Spagna all'Italia, per la precisione Barcellona e Livorno.

Il progetto si trova tra le mappe che la Commissione europea ha presentato pochi giorni fa insieme a RePowerEU, il piano energetico elaborato per rispondere alla crisi in corso e rendere l'Ue indipendente dal gas russo. Secondo El Pais, il gasdotto "richiederebbe un investimento compreso tra i 2,5 e i 3 miliardi di euro, e da uno a due anni per essere completato". Non è la prima volta che la Spagna propone un'opera del genere: in passato, il governo di Madrid, per sfruttare la "potenza di fuoco" dei suoi 6 porti-rigassificatori che rappresentano la principale porta del gnl in Europa, ha proposto a Francia e Ue di costruire il Midcat, un gasdotto per collegare la Catalogna a Carcassone, attraverso i Pirenei. Il progetto, però, è stato abbandonato nel 2019, in particolare per il disinteresse di Parigi.

La mappa de gasdotto

L'idea alla base del Midcat è di utilizzare la nuova connessione nell'immediato per il gas, ma in prospettiva per l'idrogeno su cui tanto punta la Commissione europea per decarbonizzare il settore energetico. Del resto, la Spagna è uno dei Paesi Ue che sta più investendo sulle fonti rinnovabili da convertire, per l'appunto, in idrogeno verde. Il progetto, dopo lo stop francese, sembrava destinato a finire nel dimenticatoio. Ma la guerra in Ucraina lo ha fatto ritirare fuori dal cassetto: "Ulteriori investimenti per collegare i terminali di importazione di gnl nella penisola iberica e la rete dell'Ue attraverso infrastrutture pronte per l'idrogeno possono contribuire ulteriormente a diversificare l'approvvigionamento di gas nel mercato interno e contribuire a sfruttare il potenziale a lungo termine dell'idrogeno rinnovabile", si legge in un allegato di RePowerEU.

Bruxelles ribadisce il suo impegno per aumentare le interconnessioni tra Spagna e Francia, ma in una mappa inserita nell'allegato spunta il gasdotto tra Cataglogna e Toscana. "Di fronte al collegamento attraverso i Pirenei, il gasdotto tra Barcellona e Livorno si presenta come una seconda alternativa di emergenza per poter rifornire sia l'Italia che il centro e nord Europa - scrive El Pais - Roma ha lottato con forza per la sua inclusione, vista l'elevata dipendenza dell'Italia dal gas russo". "E' una dimostrazione della potenza italiana a Bruxelles", ha detto una fonte del settore del gas al quotidiano spagnolo. Secondo questa fonte, l'idea è di scaricare gnl nel porto di Barcellona, ​​rigassificarlo e trasportarlo fino in Italia.

L'11 maggio, la spagnola Enagás e la l'italiana Snam (entrambe già attive in Midcat) hanno firmato un protocollo d'intesa per esplorare la fattibilità del progetto. Il governo di Madrid è pronto a fare la sua parte a livello politico, ma non vuole mettere mano al portafogli: i fondi, scrive El Pais, dovrebbero arrivare dal bilancio Ue, o dai Paesi più interessati a ridurre la dipendenza da Mosca, ossia Italia e Germania. 

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