rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
L'intesa / Germania

Dalle bocche tappate dei calciatori al patto sul gas: Germania e Qatar fanno pace

Prima della partita col Giappone i giocatori tedeschi hanno protestato contro la censura imposta su tematiche Lgbt+, ma il loro governo ha siglato un'intesa per l'acquisto di Gnl da Doha per 15 anni

Ha fatto il giro del mondo l'immagine dei calcatori della Germania che si sono tappati la bocca, prima della partita del mondiale contro il Giappone, in protesta contro il divieto di indossare la fascia arcobale in Qatar in supporto della comunità Lgbt+ nel Paese. Mentre se i giocatori della nazionale tedesca hanno criticato il regime e la censura imposta dal Paese islamico, Berlino ha invece deciso di sottoscrivere accordi energetici a lungo termine con Doha. Già nei scorsi giorni il cancelliere Olaf Scholz aveva anticipato la notizia, dichiarando, durante un'intervista al settimanale tedesco Focus, che erano in corso trattative tra il governo federale e l'emirato. Secondo quanto dichiarato da Saad Sharida al-Kaabi, ministro dell'Energia qatariota, le trattative sono state ora concluse e l'intesa è stata trovata.

QatarEnergy, società statale che gestisce tutte le attività petrolifere e del gas della nazione, e la compagnia di raffinazione statunitense ConocoPhillips hanno firmato due accordi di vendita e acquisto per l'esportazione di gas naturale liquefatto (Gnl) diretto in Germania per almeno 15 anni a partire dal 2026. Il gigante americano trasporterà il gas dei giacimenti North Field East e North Field South nel paese europeo, e più precisamente al terminale Gnl di Brunsbuetl, attualmente in fase di sviluppo nella parte settentrionale della nazione. Le autorità non hanno fornito una valutazione in dollari per l'accordo, che comporterà il trasporto di fino a 2 milioni di tonnellate di gas.

Questo è uno dei pochi accordi a lungo termine firmati da un governo Ue, dato che tradizionalmente gli Stati del blocco si rifiutano di firmarli, optando per contratti di acquisto immediato. La Germania è il Paese europeo che più di tutti ha sofferto le conseguenze dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. I tedeschi dipendevano fortemente dal gas russo, che arrivava attraverso il gasdotto Nord Stream, e la necessità di tagliare i legami con Vladimir Putin ha costretto il governo di Scholz a tentare disperatamente di fornire al Paese forniture alternative.

Oltre a cercare nuovi fornitori, per evitare una crisi energetica, Berlino sta costruendo cinque terminali di gas naturale liquefatto, uno dei quali, costruito in tempi record, entrerà in funzione a breve. I piani includono anche la riattivazione temporanea di vecchie centrali elettriche a carbone e a petrolio, nonché il prolungamento fino a metà aprile delle ultime tre centrali nucleari del Paese, che dovevano essere spente alla fine di quest'anno.

Continua a leggere su EuropaToday.it

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dalle bocche tappate dei calciatori al patto sul gas: Germania e Qatar fanno pace

Today è in caricamento