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Giovedì, 18 Aprile 2024
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L'Ue punta su Catania per costruire il fotovoltaico del futuro

In Sicilia uno dei 7 maxi-progetti finanziati da Bruxelles per promuovere l'innovazione su larga scala. E combattare il cambiamento climatico

Catania come nuova frontiera dell'energia rinnovabile. Tra i 7 progetti su cui l'Unione europea ha deciso di investire per promuovere l'innovazione su larga scala e la transizione ecologica c'è anche il capoluogo etneo: qui, infatti, nello stabilimento della Enel Green Power, verranno messi a punto dei nuovi pannelli fotovoltaici bifacciali che promettono di durare più a lungo ed essere più efficienti sotto il profilo della produzione energetica. Una tecnologia su cui Bruxelles ha deciso di puntare con forza per accelerare la transizione dalle fonti fossile a quelle rinnovabili. 

Catania hub dell'innovazione Ue

Il progetto dell'Enel, già avviato sempre con fondi europei nel 2019, entra adesso in una nuova fase grazie all'inserimento nella ristretta cerchia di inziative finanziate dalla prima tranche del Fondo per l'innovazione. Insieme all'Italia, la Commissione europea ha selezionato sei progetti tra Belgio, Finlandia, Francia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna e Svezia che riceveranno nel complesso 1,1 miliardi. Si tratta di progetti, spiega Bruxelles, "volti a introdurre sul mercato tecnologie di punta nei settori delle industrie ad alta intensità energetica, dell'idrogeno, della cattura, dell'uso e dello stoccaggio del carbonio e delle energie rinnovabili". 

Secondo il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans, "l'innovazione è fondamentale per trovare le soluzioni necessarie a conseguire nel decennio in corso l'obiettivo di 1,5 gradi. Oltre a una marcata riduzione delle emissioni, l'innovazione ci mostra la via per realizzare gli obiettivi dell'accordo di Parigi. La decisione odierna fornisce un sostegno concreto a progetti nel settore delle tecnologie pulite in tutta Europa e permette una maggiore diffusione delle tecnologie di punta in grado di sostenere e accelerare la transizione verso la neutralità climatica". 

I progetti selezionati

I progetti selezionati sono stati valutati da esperti indipendenti in base alla loro capacità di ridurre le emissioni di gas a effetto serra rispetto alle tecnologie convenzionali e di innovare andando al di là dello stato dell'arte, ma anche in base al loro grado di maturità, che dovrebbe essere tale da consentirne una rapida diffusione. Tra gli altri criteri di selezione figuravano il potenziale di scalabilità dei progetti e l'efficacia in termini di costi. I progetti selezionati interessano un'ampia gamma di settori che rivestono importanza per la decarbonizzazione di diversi segmenti dei comparti dell'industria e dell'energia in Europa, quali le sostanze chimiche, l'acciaio, il cemento, le raffinerie e la produzione di calore ed energia elettrica. Tutti i progetti fanno già parte di poli industriali o riguardano l'avviamento di cluster di decarbonizzazione di industrie interconnesse.

C'è il progetto Hybrit in Svezia finalizzato a eliminare completamente le emissioni di gas a effetto serra derivanti dalla produzione di acciaio utilizzando l'idrogeno rinnovabile. Un altro progetto in Finlandia mira a dimostrare due modalità di produzione di idrogeno pulito in una raffineria di Porvoo, utilizzando le energie rinnovabili e la cattura di CO2 e il suo stoccaggio permanente nel Mare del Nord. In Francia, un progetto ha l'obiettivo di catturare le emissioni inevitabili in un cementificio e di stoccare geologicamente una parte del CO2 nel Mare del Nord, integrando la parte rimanente nel cemento. Allo scopo di ridurre le emissioni nella produzione di idrogeno e sostanze chimiche, un progetto realizzato in Belgio (porto di Anversa) intende sviluppare una catena completa del valore per la cattura, il trasporto e lo stoccaggio del carbonio. C'è poi l'iniziativa promossa in Spagna (El Morell) che ha l'obiettivo di trasformare i rifiuti solidi urbani non riciclabili in metanolo, uno dei principali combustibili chimici di base e a basse emissioni di carbonio. Un altro progetto in Svezia ha l'obiettivo di creare un impianto su scala reale per la cattura e lo stoccaggio del carbonio della bioenergia nella centrale di cogenerazione di calore ed energia a biomassa di Stoccolma.

La sfida di TANGO

Infine, il progetto italiano, ribattezzato TANGO, acronimo che sta per Italian PV Giga Factory, e che prevede la produzione di pannelli fotovoltaici bifacciali di tipo HJT, basati sulla tecnologia a eterogiunzione che coniuga due tipi diversi di silicio, l’amorfo e il cristallino. I pannelli fotovoltaici con struttura bifacciale hanno un’efficienza di oltre il 20% e una potenza nominale pari a 400W. La “bifaccialità” permetterà di catturare la radiazione solare anche dalla superficie posteriore e ottenere una maggiore produzione di energia superiore al 30%. Inoltre, mentre i precedenti moduli garantivano un ciclo di vita fino a 25 anni, i nuovi pannelli possiedono una robustezza tale da consentire una durata superiore a 35 anni, con alte prestazioni anche in situazioni climatiche estreme. L'obiettivo di TANGO è di portare la produzione dello stabilimento di Catania da 200 MW/anno a 3 GW/anno. Evitando 21 Mt di emissioni di CO2 nei primi dieci anni di funzionamento.

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