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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Dall'idrogeno alle auto elettriche: l'Ue premia 4 progetti di innovazione made in Italy

Stanziati 118 milioni per il sostegno alle tecnologie pulite necessarie per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050

Fornire “un sostegno concreto a progetti nel settore delle tecnologie pulite in tutta Europa” con l’obiettivo di “espandere le soluzioni tecnologiche in grado di contribuire al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050”. Così il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, ha sintetizzato le finalità del Fondo per l’innovazione, il nuovo canale di investimenti Ue con il quale Bruxelles erogherà 118 milioni di euro a favore di 32 progetti pensati per immettere sul mercato tecnologie a basse emissioni per le industrie ad alta intensità energetica. Altri 15 progetti riceveranno fino a 4,4 milioni di euro durante la fase di sviluppo, allo scopo di migliorarne le chance di successo. 

L’Italia si è aggiudicata quattro finanziamenti, tre per la realizzazione dei progetti e uno per l’assistenza nella fase di sviluppo. I criteri di selezione tenevano conto del potenziale di scalabilità e dell'efficacia paragonata ai costi. “I progetti selezionati - si legge in una nota di presentazione - interessano un'ampia gamma di settori importanti per decarbonizzare diversi segmenti dei comparti dell'industria e dell'energia in Europa”.

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La lista dei progetti italiani che si sono aggiudicati un finanziamento Ue inizia con DrossOne V2G Parking di Eps E-Mobility, un nuovo tipo di parcheggio/ricarica per i veicoli elettrici. “L'uso di una speciale infrastruttura di ricarica consente di controllare individualmente le batterie dei veicoli elettrici e di utilizzarle in parallelo” quindi “consentirà la scalabilità di una gamma più ampia di dimensioni e tensioni della batteria dei veicoli elettrici e fornirà approfondimenti sul livello di carica e sullo stato di salute della batteria”. 

Le batterie sono al centro anche di Pioneer, il progetto presentato da Aeroporti di Roma, Enel X, Protos Energy e dall’Istituto Fraunhofer per i sistemi di energia solare. Pioneer prevede “la progettazione, la realizzazione, l'avviamento e l'esercizio di un sistema composto da batterie second-life del settore automobilistico per l'accumulo dell'energia in eccesso prodotta da un impianto solare fotovoltaico da 30 MW”. Il progetto “sarà sviluppato in un aeroporto e l'energia immagazzinata coprirà il picco della domanda serale, fornendo allo stesso tempo flessibilità”. “Il sistema di accumulo di energia avrà una capacità nominale di 5MW/10MWh” che eviterà la costruzione di nuove batterie e dunque lo spreco di risorse.

Il terzo progetto italiano è H2 Valcamonica, sviluppato da A2A, Snam e Fnm, volto a usare l’idrogeno verde per la decarbonizzazione della Val Camonica e per coprire la domanda energetica locale del settore della mobilità (compreso il trasporto ferroviario), industriale e logistico. “L'elettrolizzatore - si legge nella descrizione - sarà alimentato da energia rinnovabile generata principalmente in un impianto di termovalorizzazione”. La produzione annua è prevista intorno alle 830 tonnellate, sulla base di 43.870 MWh di elettricità e 16.600 m3 di acqua.

L’unico progetto italiano ad essersi aggiudicato il sostegno Ue per la fase di sviluppo si chiama Ethos ed è stato proposto da Versalis. Ethos mira a mettere in funzione un impianto pilota dimostrativo alimentato a bioetanolo di seconda generazione.

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