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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Recovery Art e turismo digitale: investimenti Ue in cultura e vacanze

Interventi di messa in sicurezza dei luoghi di culto in zona sismica, accompagnati dagli incentivi alle imprese a unire le forze. Ecco le scadenze del Next Generation da tenere a mente

Scommettere sui borghi e sul restauro del patrimonio culturale, ma anche nella competitività delle imprese. Il capitolo turismo e cultura, destinatario di 6,68 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza, mira a rilanciare il legame tra l’arte e le attività economiche che ruotano attorno al business delle vacanze. Il documento italiano usa parole come brand e immagine per definire il ruolo del patrimonio culturale nella ripresa del Paese. Ma si fa attenzione anche ai rischi del cosiddetto overtourism, l’invasione del turismo di massa che rappresenta un pericolo per lo sterminato patrimonio artistico del Belpaese.

Impegni tradotti in traguardi ben precisi dal documento Ue che fissa gli obiettivi che deve raggiungere l’Italia per ricevere i fondi del Next Generation Eu. Il primo traguardo è vicinissimo: entro la fine del 2021 l’Italia dovrà concludere l'aggiudicazione di tutti gli appalti pubblici per lo sviluppo del portale del turismo digitale per “costituire una messa a scala del portale Italia.it grazie alla realizzazione di un'architettura cloud e aperta, con conseguente miglioramento notevole dell'interconnessione con l’ecosistema”, si legge nel documento della Commissione europea. Italia.it dovrà diventare il vero e proprio “Hub del turismo digitale” che entro la prima metà del 2024 dovrà coinvolgere gli operatori turistici come hotel e tour operator.

Parte degli investimenti nella conservazione del patrimonio artistico a rischio andranno usati nel piano Recovery Art e nel Fondo edifici di culto. Quest’ultimo intervento servirà a garantire la sicurezza anti-sismica nei luoghi di preghiera, ma anche il restauro del patrimonio culturale danneggiato dagli eventi naturali degli ultimi anni. Recovery Art è invece un progetto conservativo che includerà la creazione di depositi temporanei e protetti per la preservazione dei beni mobili in caso di catastrofe. Entrambi i progetti andranno avviati entro la prima metà del prossimo anno per completare 300 interventi nei luoghi soggetti alle calamità.

Tra le altre misure dedicate al turismo ci sono anche quelle che mirano a migliorare la competitività del settore, “anche riducendo la frammentazione delle imprese turistiche”, si legge nel documento. Tra gli obiettivi concordati con Bruxelles c’è infine la riqualificazione delle strutture ricettive, l’uso delle nuove tecnologie da parte degli operatori e il sostegno alla transizione verde del settore.

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