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Martedì, 16 Aprile 2024
Festival del cinema

Andrea Pallaoro e il messaggio ai transgender: "Spero che il futuro non crei gli stessi traumi del passato"

Le parole del regista italiano alla comunità Trans che mette al centro del suo film Monica, in concorso alla 79° edizione della Mostra del Cinema di Venezia

Andrea Pallaoro è uno dei registi italiani in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia con il film "Monica", un racconto intimo delle fragilità di una donna trans che torna a casa dopo una lunga assenza causata dalla non accettazione, da parte della sua famiglia, del suo percorso di transizione. Come si fa a diventare donna dopo essere stati per "tutta la vita", uomini? Come si fa a farsi accettare come persone diverse, nuove, con un altro sesso da quello della nascita? Il regista italiano prova a rispondere a queste domande, dà loro attenzione, affronta il tema e lo "sbatte in faccia" al pubblico internazionale del festival del cinema del Lido di Venezia lanciando un messaggio ben preciso alla società e a tutti quelli che fanno ancora fatica ad accettare questo tipo di percorso.

"Il mio film vuole dare un messaggio di speranza e la speranza è che il futuro sia diverso rispetto a oggi - commenta Pallaoro spiegando il finale del suo film - e che non crei gli stessi traumi e ferite che ha vissuto Monica" conclude il regista facendo riferimento alla trama del suo lungometraggio in concorso a Venezia 79 e diventando portavoce di un tema molto dibattuto e di grande attualità come quello della transizione sessuale.

Con grande sincerità, sia sullo schermo, sia al di fuori, Pallaoro si rivolge sia alla comunità trans ma anche a chi non ne fa parte per cercare di abbattere il muro dei pregiudizi che la circonda e lo fa anche, e soprattutto, grazie alla capacità comunicativa dell'attrice protagonista del film, Trace Lynette, lei stessa transgender e lei stessa donna che ha dovuto affrontare, proprio come Monica che interpreta nel film, il rifiuto, la crisi esistenziale, l'abbandono solo per essere diventata una nuova persona rispetto al suo passato. Oggi, però, quella ragazza di 25 anni nel vivo di un momento buio è cresciuta, ha superato le difficoltà, ha concluso la sua transizione ed è sbarcata al Lido di Venezia per raccontare la sua storia e fungere da esempio per chi non ha ancora il coraggio di diventare se stesso/a. 

La recensione di Monica di Andrea Pallaoro

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