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Martedì, 28 Marzo 2023

La recensione

Claudio Pizzigallo

Giornalista

Se volete ridere e commuovervi, c'è una serie "terapeutica" da non perdere

Dal 27 gennaio su Apple TV+ è disponibile una serie tv - con un nuovo episodio ogni venerdì - che si intitola Shrinking, con protagonista Jason Segel (il Marshall di How I met your mother, ma anche personaggio principale della deliziosa Dispatches from Elsewhere su Prime Video) e con Harrison Ford in un ruolo minore ma molto significativo. 

Anche se al momento di scrivere questa recensione sono usciti solo 4 dei 10 episodi di cui è composta la prima stagione, Shrinking sta già catturando l'attenzione del pubblico, scalando la classifica dei contenuti più visti di Apple TV+ e facendo parlare di sé in termini estremamente positivi. 

Prima di spiegare perché siamo anche noi d'accordo nell'incoronare Shrinking tra le serie migliori di questo inizio 2023, può essere utile un breve riassunto (senza spoiler, ma non ce ne sarebbero neanche volendo) della trama di questo show. 

Shrinking 1

Di cosa parla Shrinking

In inglese headshrinker, o semplicemente shrinker, è un termine colloquiale per definire uno psicologo: letteralmente significa "strizzacervelli", e anche in italiano abbiamo mutuato un vocabolo che lo traduce fedelmente. 

E infatti Shrinking ha come protagonista proprio uno psicoterapeuta di nome Jimmy, interpretato appunto da Jason Segel. Jimmy lavora nello studio di Paul (Harrison Ford), un tipo molto riservato ma, come è lecito aspettarsi dal titolare di uno studio di psicanalisti, anche molto bravo a dispensare consigli. 

E Jimmy avrebbe un disperato bisogno di (seguire) consigli saggi, nel momento in cui lo conosciamo: perché è vedovo da un anno e ha una figlia adolescente che trascura, per stordire il suo dolore tra sesso, alcol e droghe varie, e per fortuna che a badare ad Alice c'è la vicina Liz (Christa Miller, la Jordan moglie di Perry in Scrubs). 

Poi, un giorno, all'inizio della serie, Jimmy si rende conto del profondissimo baratro in cui è finito e prova a riemergerne per prendere in mano la sua vita, personale e professionale. 

E così, da una parte, prova a ricucire il rapporto con Alice e a rimettere al suo posto Liz, dall'altra decide che non è più disposto ad ascoltare i suoi pazienti senza intervenire attivamente nelle proprie vite. E inizia da Sean, un giovane ex militare traumatizzato, paziente che gli passa l'amica e collega Gaby (Jessica Williams, la Lally Hicks dei film di Animali fantastici e dove trovarli). 

Ovviamente tutto ciò avrà delle notevoli ripercussioni sulla sua vita, ma non vi anticipiamo niente per non rovinarvi la visione degli episodi di Shrinking, di cui qui sotto potete trovare il trailer ufficiale.

Perché non potete perdervi Shrinking

Abbiamo volutamente descritto la trama in modo fedele ma un po' ingannevole. Se non avete visto neanche un episodio di Shrinking, e magari avete saltato il trailer qui sopra, è probabile che pensiate qualcosa come: "Ma quindi il caro vecchio Marshall di HIMYM è diventato un attore drammatico?". 

Beh, la risposta è: non proprio. Perché in effetti Shrinking è una serie sia drammatica - e questo lo si può intuire - sia comica. E infatti la serie è stata creta dallo stesso Segel insieme a Bill Lawrence (creatore della già citata Scrubs, ma anche di Spin City con Michael J. Fox e di Ted Lasso) e soprattutto insieme a Brett Goldstein, autore e interprete della meravigliosa Ted Lasso, in cui fa la parte di uno dei personaggi più amati di sempre della storia della tv (almeno da noi), il grande "he's here, he's there, he's every fucking where" Roy "fuuuuck" Kent.

Quindi, se conoscete Ted Lasso e Scrubs, potete anche fermarvi qui e andare a vedere Shrinking sulla fiducia. Se invece non conoscete quelle serie, o se siete mal fidati (e non possiamo darvi torto), proviamo a convincervi con qualche dettaglio in più. 

Shrinking 3

Come ha scritto Rachel Bowie su Pure Wow, Shrinking ha il potere di Ted Lasso di farci sentire bene anche raccontando una storia innegabilmente triste qual è quella di un uomo prematuramente vedovo che trascura la figlia adolescente. 

Eppure, vi possiamo assicurare che con Shrinking si ride tanto, ma proprio tanto, e di gusto. Si ride con il personaggio di Harrison Ford (a proposito, se ve lo state chiedendo: no, non ha davvero il Parkinson, è solo un bravo attore) e alle sue battute da vecchio musone. 
Si ride con Gaby, e la sua fragilità che copre con un velo di ostentata sicurezza e una borraccia d'acqua più grossa della sua testa. Si ride con Liz e il suo strambo marito Derek, una coppia in cui è facile immedesimarsi. Si ride con i clienti di Jimmy, le loro ossessioni, le loro bugie. Si ride con Brian, l'amico-avvocato di Jimmy.

E, ovviamente, si ride con lui, il grande Jason Segel, che riesce a dar vita a un personaggio che da un lato è impossibile non "rimproverare" per come ha affrontato il lutto, ma dall'altro lato non si può che voler bene a un uomo così dichiaratamente in difficoltà. 

Si ride tantissimo (forse anche più che in una sitcom come Loot), e nel frattempo si carpiscono qua e là consigli psicologici di vita (ai pazienti come agli analisti) che fanno riflettere moltissimo sulla vita, sulla morte e su quello che ci sta in mezzo. 

E così, dopo ogni puntata, sembra di uscire da una rigenerante seduta di mezz'ora con Sigmund Freud in persona. In più, avrete il sorriso sulle labbra: difficile chiedere di più da una serie tv. 

Voto: 9

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