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Venerdì, 19 Aprile 2024
Film al Cinema

Bussano alla porta, l’apocalisse secondo Shyamalan

In arrivo nelle sale italiane il 2 febbraio l’ultimo, atteso lavoro del regista de Il Sesto Senso

Una famigliola in vacanza si ritrova a dover prendere una decisione impossibile, in gioco ci sarebbe il futuro del mondo. “Bussano alla porta” è il nuovo film di M. Night Shyamalan, celebrato regista, maestro della suspense, già autore di titoli come Il Sesto Senso, Signs e The Village. In questo film con cui indaga le fobie e le reali difficoltà della società contemporanea, si affida alle interpretazioni di Johnatan Groff e Ben Aldridge nei panni della coppia Andrew ed Eric, Kristen Cui che è la loro figlia Wen, Dave Bautista che interpreta il leader del gruppo degli invasori, Leonard e Rupert Grint, già noto per il ruolo di Ron nella saga di Harry Potter e che qui ritroviamo come il tormentato Redmond.

Bussano alla porta, la trama del film

E’ una placida estate sulle rive di un laghetto in Pennsylvania dove la famiglia felice composta da Andrew, Eric e dalla loro figliotetta Wen stanno trascorrendo in pace le loro vacanze. Mentre Wen si diverte ad esplorare i dintorni della casa presa in affitto per l’estate incontra Leonard, un enorme e strano uomo che subito cerca di fare amicizia con la ragazzina ed estorcerle informazioni sulla sua famiglia. Quando l’uomo dice chiaramente di essere lì per parlare con i papà di Wen, la ragazzina corre in casa e dà l’allarme. Non ci sarà però nulla da fare perché in un battito di ciglia Leonard e altre tre persone, minacciosamente armate di arnesi da lavoro, saranno prima alla porta e poi faranno irruzione in casa prendendo in ostaggio i papà e la figlia. Ma chi sono i quattro personaggi e cosa vogliono da quella tranquilla famigliola? 
Le risposte a queste domande apriranno la vera vicenda del film che si dipanerà tutta sul sottile filo della battaglia psicologica, tra credere e non credere, tra deliri e fede, tra realtà e manipolazione, tra razionalità e follia, fino all’epilogo che, più che dare risposte, come si conviene, aprirà ulteriori domande.

Un film che ci racconta la realtà in cui siamo immersi

Bussano alla porta è un film che innanzitutto può essere definito attuale, perché è davvero completamente e totalmente calato nella realtà contemporanea che tutti viviamo.
La metafora dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse 4.0 è centratissima per raccontare il mondo e le sue derive odierne.

La tranquilla famiglia che vuole solo godersi il suo meritato angolino di paradiso ritagliandosi un po’ di relax durante le vacanze verrà sconvolta dall’invasione del mondo esterno, della realtà che la circonda ma che, nel suo fasullo benessere, fa finta di non vedere, finché non è costretta a fronteggiarla nel modo più doloroso e difficile.

Il tema centrale del film, che mette molta altra carne al fuoco, è forse questo: la responsabilità individuale davanti alle catastrofi collettive, che esiste anche quando noi voltiamo la testa dall’altra parte e facciamo finta che non ci riguardino.

Le ‘piaghe’ scelte per far aprire a Eric e Andrew gli occhi sulla realtà, sono tutti disastri che ci sono non solo noti, ma purtroppo ormai famigliari: dalle tragedie causate dalla crisi climatica a quella che tutti abbiamo ben presente di una pestilenza che fa milioni di morti. I due papà di Wen assistono nel nido sicuro della loro casetta attraverso la televisione a questi disastri ma, comprensibilmente, hanno il dubbio che si tratti di una gigantesca manipolazione di un gruppo di ‘complottari’ di cui il mondo virtuale e non, è pieno.
E qui, infatti, c’è l’altro tema dominante del film, ovvero la difficoltà per ogni essere umano nel 2023 di capire ciò che è vero e ciò che non lo è, ciò che è manipolato, tagliato, decontestualizzato, da ciò che è semplicemente autentico e reale.

Un’ ambiguità e un dubbio che ci rende, ogni giorno, tutti insicuri nel nostro sforzo sempre più grande di leggere la realtà, in un eterno caos di frammenti, imprecisioni e vere e proprie bugie e menzogne che alimenta la perdita di senso e la nostra capacità di valutare con certezza quale sia la strada giusta e quale quella sbagliata.

Bussano alla porta è un film che parla del mondo come è in questo momento. Seppure risulti meno potente e anche (molto) meno emozionante di altri titoli del regista, riesce comunque a mettere insieme tanti elementi di riflessione e ad aprirci gli occhi in modo non scontato su un humus in cui siamo tutti immersi e, ancora più importante, sulla necessità di riconoscere le nostre responsabilità individuali.

Voto: 7

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